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Ladri in trasferta a Porto Rotondo. Manette a un nomade dopo quattro mesi di latitanza 

Olbia - Alba (Cn), 11 Dic 2’15 - Mercoledì scoso, i Carabinieri della Compagnia di Alba (CN) in collaborazione con i militari della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Olbia, hanno dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di Diego Lebbiati, pregiudicato di 40 anni, appartenente ad una famiglia dei c.d. “Giostrai” (etnia SintiI), responsabile del furto aggravato compiuto la scorsa estate nella villa di Porto Rotondo di proprietà dell’imprenditore Giovanni  Marrosu di Sassari.

Il nomade, dopo quattro mesi di latitanza, capendo di essere ormai braccato dagli investigatori, si è consegnato spontaneamente, accompagnato dal proprio avvocato, ai Carabinieri della Compagnia di Alba che pochi giorni fa erano arrivati vicinissimi alla sua cattura. Infatti, un paio di settimane fa, il ricercato era stato intercettato da una pattuglia dei Carabinieri lungo la tangenziale di Alba e pur di non farsi catturare si era dato ad una rocambolesca fuga in auto inseguito dai militari anche in contromano, incurante degli altri automobilisti in transito. Le indagini dei Carabinieri di Olbia hanno anche permesso di denunciare a piede libero M. D., 35enne sempre originario di Alba (CN), per lo stesso reato in concorso con l’arrestato.

Il provvedimento cautelare è stato disposto dal GIP del Tribunale di Tempio Pausania, Marco Contu, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Angelo Beccu, a seguito della minuziosa attività investigativa svolta dei Carabinieri di Olbia che unitamente ai colleghi della cittadina Piemontese, in breve tempo, hanno dato un nome agli autori del furto. I fatti risalgono allo scorso mese di Luglio, allorquando due individui con il volto travisato, dopo essere penetrati all’interno della villa Marrosu, sita in località Marinella del Comune di Olbia, si impossessavano di una cassaforte contenente orologi e gioielli per un valore complessivo di circa 60 mila euro.

I malviventi, che controllavano l’abitazione, hanno atteso che la figlia dei proprietari unitamente al fidanzato e a due amici si recassero nel giardino della villa. Rientrata in casa, la ragazza ha però trovato le camere rovistate ed ha constatato che dall’armadio di una stanza da letto era stata asportata la cassettiera, poi rinvenuta in giardino, alla quale era incardinata una cassaforte di piccole dimensioni che conteneva orologi e gioielli in oro con brillanti e zirconi.

L’arrestato, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, già sottoposto a interrogatorio di garanzia, è attualmente rinchiuso nella Casa Circondariale di Asti.

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