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Gdf Sant’Antioco: conclusa un’attività di tutela ambientale nel comune di Iglesias (Ci).

I finanzieri della Sezione Operativa Navale di Sant’Antioco hanno sequestrato nel Comune di Iglesias (CI) due aree adibite allo stoccaggio di rifiuti edili (6.000 mq.) appartenenti alla società Mar. Servizi.

L’Azienda, autorizzata per l’esercizio di attività di recupero di rifiuti non pericolosi, ha inglobato abusivamente nei terreni circostanti tonnellate e tonnellate di rifiuti non autorizzati. Dalle indagini è emerso che gli automezzi in entrata, che effettuavano il trasporto dei materiali da recuperare, viaggiavano con regolare formulario, mentre non figuravano le uscite dei materiali trasformati dall’Azienda (cioè i materiali risultanti da un’eventuale campagna di vagliatura e frantumazione), che avrebbe dovuto seguire una procedura ad hoc che prevede l’autorizzazione da parte della Provincia, dopo il raggiungimento del limite massimo consentito per lo stoccaggio dei materiali e dopo aver valutato il rispetto delle previste prescrizioni.

Le Fiamme Gialle hanno così interrotto l’attività irregolare bloccando l’ingresso dei camion (anche se dotati di regolare formulario) ed interrompendo di fatto la reiterazione del reato di realizzazione e gestione di discarica non autorizzata.

Già nel 2009 i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Cagliari avevano sequestrato circa 12 ettari di terreno circostante l’impianto, per la presenza di rifiuti non compatibili con quelli indicati nel titolo autorizzativo (realizzazione e gestione di discarica di rifiuti speciali non autorizzata). L’azienda, incurante del provvedimento di sequestro, dopo aver esaurito la propria area di stoccaggio (una platea in cemento armato di 800 mq. dedicata allo stoccaggio, mediante messa in riserva, di rifiuti consistenti in macerie da demolizione, materiali bituminosi e terre da scavo), ha continuato ad operare tranquillamente scaricando rifiuti di vario genere nei terreni circostanti (tra l’altro sequestrati) ed effettuando anche attività di vagliatura dei rifiuti inerti, senza le autorizzazioni necessarie e senza rispettare le prescrizioni previste dalla legge.

Da un controllo visivo effettuato su tutta l’area interessata dalla discarica, i militari hanno notato anche la presenza di materiali non attinenti al titolo autorizzativo (plastica, asfalto, composto di fanghi e materiali vegetali provenienti da pulizia di canali).

L’area in questione è caratterizzata da un forte degrado ambientale la cui estensione ha inglobato tutta la vegetazione adiacente con alberi e piante completamente coperti dalle montagne di rifiuti. Secondo il parere dei tecnici della Provincia di Carbonia-Iglesias, che erano presenti il giorno dell’intervento delle Fiamme Gialle, la discarica in questione avrebbe anche subìto un ampliamento rispetto al 2009, comprovato da confronto delle aerofotogrammetrie.

La Procura della Repubblica di Cagliari ha convalidato il sequestro delle aree, dei mezzi e delle attrezzature utilizzate per la lavorazione.
Sono in corso ulteriori indagini per identificare e denunciare i responsabili, con particolare attenzione agli aspetti di polizia economico – finanziaria connessi alla vicenda, al ripristino dei luoghi ed all’applicazione dell’ecotassa.