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Il governo modifica la legge di stabilità: via i tagli Irpef

Niente più taglio delle aliquote Irpef, e destinazione dei risparmi alla sterilizzazione della aliquota intermedia dell'Iva, quella del 10%, e a detrazioni a favore del lavoro. Sono questi "gli obiettivi" della riscrittura della legge di stabilità su cui il ministro Vittorio Grilli e i relatori hanno stabilito una intesa.

Secondo quanto hanno riferito i relatori alla legge di stabilità, Pier Paolo Baretta (Pd) e Renato Brunetta (Pdl), e della legge di bilancio, Amedeo Ciccandi (Udc), il ministro grilli ha dato la propria "disponibilità a riscrivere la manovra a parità di saldi secondo le modalità proposte.

Si tralascerebbe l'abbassamento delle due aliquote Irpef piu' basse, e si procederebbe alla sterilizzazione dell'aliquota Iva del 10% che incide sui beni di consumo base.

Salterebbe inoltre la retroattività del taglio di detrazioni e deduzioni, mentre sulla franchigia e sul tetto di ciascuna di esse, "si sta ragionando". Le risorse rimanenti verranno destinate al lavoro.

Inoltre il Fondo di 900 milioni che fa capo a Palazzo Chigi verrà "qualificato", nel senso che non sarà più generico bensì sarà destinato al "sociale". Ciccanti ha sottolineato che si puo' parlare di "intesa sugli obiettivi" tra maggioranza e governo, mentre Baretta e Brunetta hanno evidenziato che non c'e' ancora i dettagli tecnici per formalizzare l'accordo.