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Il consigliere Mario Diana e Claudia Lombardo lasciano il Pdl ed il primo va alla guida di un nuovo gruppo in Consiglio regionale composto anche da Massimo Mulas, Nanni Campus, Roberto Capelli

Mario Diana, Massimo Mulas, Nanni Campus, Roberto Capelli e la presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, hanno annunciato questa mattina la costituzione di un nuovo gruppo consiliare che sarà presieduto da Diana, a seguito della sua annunciata dimissione da capogruppo del Pdl.
“Il fatto importante”, ha detto Diana aprendo la conferenza stampa, “non è che io non sia più il capogruppo del Pdl ma che nasca oggi un nuovo gruppo politico, composto non solo da ex consiglieri del gruppo Pdl, che si collocherà all’opposizione in senso costruttivo.

Vogliamo far capire ai sardi che esistono alternative reali a questa situazione, che esistono soluzioni. E gli altri partiti non lo stanno facendo o lo fanno in modo soltanto marginale. Noi daremo stimoli e sostegno alla politica regionale in un momento in cui la casta è vista come il fumo negli occhi. Ma girando tanti comuni sardi non sono mai stato contestato, perché i politici che hanno voglia di lavorare sono stimati da tutti”. Poi ha aggiunto: “Ho deciso di lasciare il gruppo Pdl ma non il Pdl, almeno per ora. Mi sento finalmente un uomo più libero dopo questa decisione e ci saranno altre occasioni per parlare di quanto è successo. Può darsi che prima o poi Cappellacci venga in Aula”.

Per Campus (ex Pdl) “quel che è stato fatto oggi doveva essere fatto prima. Ogni tentativo di confronto con il presidente Cappellacci è stato inutile, abbiamo dovuto arrenderci al fatto che così non si può continuare. E se il Consiglio è un pollaio, come dice Cappellacci, lui avrebbe dovuto essere il gallo. Invece è stato una faina. Se le cose non cambieranno noi tutti siamo disponibili ad andare alle elezioni”.

Ha preso poi la parola Massimo Mulas (Upc), che ha detto: “Senza di me oggi non sarebbe nato questo gruppo. Ma quando l’on. Diana mi ha chiamato ho impiegato pochi secondi a decidere perché a me, a differenza di altri, non mancano né coraggio né pudore. Prima di essere eletto nella lista civica come consigliere regionale facevo il metalmeccanico. Dal niente arrivo e al niente probabilmente tornerò. Ma la dignità non me la toglie nessuno”.

Per Roberto Capelli “questo gruppo è la prova che l’indignazione è anche dentro il palazzo, non solo nella società. Abbiamo tutti una gran voglia di elezioni ma chi sente il peso della responsabilità sa che prima sono necessarie alcune riforme. Noi vogliamo cambiare la Sardegna, subito, in Consiglio regionale: non sostituirci al presidente della Giunta”. Alla domanda su possibili nuovi ingressi nel gruppo, che ancora non ha un nome, l’on. Capelli ha risposto: “Penso potremo contare a breve su altri che al momento non se la sono legittimamente sentita di aderire. Ma sia chiaro che questo è un percorso politico, non uno strumento di pressione”.
Sul punto ha ripreso la parola Diana: “Non si risolvono i problemi mandando a casa un incapace ma con le riforme, a cominciare dalla legge elettorale. E dobbiamo anche riflettere sul fatto che forse non è più tempo di presidenzialismo. E lo diciamo noi  che, come il collega Campus, siamo stati presidenzialisti della prima ora”. Com

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