«La presenza di Ryanair all’aeroporto “Riviera del Corallo” è fondamentale per la già fragile economia turistica del Nord Ovest Sardegna, chi ha messo a repentaglio la prosecuzione del rapporto tra la compagnia aerea low cost e il nostro scalo corra immediatamente ai ripari».
È la richiesta formulata dal presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, all’indomani del pericolo paventato dai vertici della società irlandese specializzata nei voli a basso costo, che a Fertilia è di casa ormai da tantissimi anni ma che rischia di doversene andare definitivamente. Una presa di posizione con cui il presidente dell’ente di piazza d’Italia auspica che la prossima mossa arrivi da Cagliari più che da Bruxelles, e possibilmente in tempi stretti.
Ieri, nel corso di un incontro pubblico, Ryanair avrebbe annunciato la necessità di abbandonare il “Riviera del Corallo” se non dovesse più godere dei finanziamenti regionali per le campagne di co-marketing. «Non mi pare si tratti di un gioco al rialzo da parte degli amministratori della compagnia aerea, ma di un rischio reale», commenta Alessandra Giudici, secondo cui «quale sia sempre stata la posizione della Commissione Europea sulla questione degli aiuti di Stato, anche ben mascherati, l’abbiamo sempre saputo e l’avevamo segnalato a suo tempo, proprio per chiedere che non si facesse una legge a uso e consumo di Ryanair».
Ma rispetto a due anni fa il quadro è completamente mutato, «e il proficuo rapporto tra Ryanair e questo territorio va tutelato a maggior ragione – insiste il presidente della Provincia – eliminando ogni insidia attraverso una nuova legge regionale». Secondo Alessandra Giudici, infatti, «più che attendere l’ennesimo round della querelle tra Ryanair e Bruxelles, tra prese di posizione della Commissione e pronunciamenti della Corte Europea, occorre procedere alla svelta con una revisione della legge varata dalla giunta Cappellacci nel 2012». Prevedendo «una volta per tutte la costruzione di un serio e articolato sistema dei trasporti da e per l’isola – conclude Alessandra Giudici – capace di incentivare il turismo e la mobilità dei sardi». Com