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Impugnata dal Governo la Finanziaria regionale dal governo: Uras chiede le dimissioni del Presidente della Regione.

Il Governo ha impugnato la legge finanziaria della Regione (n. 6 del 15 marzo 2012 recante “Disposizioni per la formulazione del bilancio annuale e pluriennale) perché alcune disposizioni violerebbero i principi in materia di coordinamento della finanza pubblica, altre i principi in materia di tutela della concorrenza e, infine, altre norme inciderebbero sulla competenza esclusiva dello Stato in materia di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale.

A prescindere dai contenuti delle specifiche osservazioni che comunque pesano, ad esempio per quanto concerne la proroga dell’albo regionale appaltatori sulle possibilità di partecipazione ai lavori pubblici delle imprese sarde, sorprende ancora una volta che il Presidente della Giunta non sapesse nulla. Oppure che, pur sapendo, non abbia trovato il tempo di informare il Consiglio Regionale, le Commissioni di merito.

E’come se si fosse alla “corrida”, al concorso a premi per dilettanti allo sbaraglio. E anche il Governo non sembra rendersi conto della tragedia di confusione, di progressiva destabilizzazione della coesione sociale e politica con la quale colpisce la dolente economia e società sarde. E’ così impossibile, prima di procedere con burocratiche impugnazioni delle leggi regionali, attivare le dovute interlocuzioni, ascoltare le motivazioni per le quali sono state approvate le disposizioni di legge? Con chi parla in Sardegna questo Governo ?  O non parla con nessuno?

Intanto aumenta la disoccupazione, i licenziamenti, la mobilità e la cassa integrazione in deroga. Crescono nuove e vecchie povertà. La crisi colpisce con violenza il nostro apparato produttivo. Tutto questo mentre assistiamo al festival delle burocrazie che giudicano tutto e tutti, che tutto paralizzano, che tutto impediscono. Con un Presidente della Regione assente, spesso irreperibile, incapace di attivare un rapporto serio con il Governo. Continuando così la Sardegna può solo andare di male in peggio. Rimane un unico solo atto di responsabilità, cambiare rotta. Il Presidente si dimetta e si vada con tutta urgenza a nuove elezioni. Com

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