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Lavori consiglio regionale Sardegna, approvati due ordini del giorno sulla Vertenza Sardegna.

La seduta si è aperta sotto la presidenza della PresidenteClaudia Lombardo. All’ordine del giorno le risultanze dell’assemblea degliStati generali. Nella seduta di sabato erano stati presentati due ordinidel giorno, un altro è stato aggiunto questo pomeriggio da Dedoni ma è statodichiarato inammissibile.

Questo odg impegnava il Presidente della giunta, delConsiglio e il Presidente della Prima commissione a garantire ogni possibileazione rivolta a portare quanto prima in discussione in Aula le proposte dilegge sulla Assemblea Costituente del Popolo sardo, nella consapevolezza – silegge nell’odg che soltanto tale via di partecipazione popolare può consentireil pieno coinvolgimento dei cittadini sardi nelle scelte sui nuovi rapporti trala Sardegna, l’Italia e l’Europa.

Il primo odg (Giacomo Sanna e più) deliberadi avviare una sessione speciale di lavori, aperta ai rappresentanti dellasocietà sarda,  per la verifica dei rapporti di lealtà istituzionale,sociale e civile con lo Stato che dovrebbero essere a fondamento della presenzae della permanenza della regione Sardegna nella Repubblica italiana. Il secondo(Uras e più) impegna il presidente della Regione ad agire sul pianoistituzionale, politico e legale, senza indugio alcuno, per far applicare l’articolo8 dello statuto e per la convocazione di una “conferenza di serviziodeliberativa e perché provveda a promuovere una giornata di protesta contro ilgoverno e a sostegno della vertenza Sardegna” dichiarandosi sin d’oradisponibile a rassegnare le dimissioni in caso di mancata positiva rispostadello Stato.

Sull’odg n. 1 è intervenuto Maninchedda (Psd’az)  che hainvitato i colleghi a votare a favore in quanto si chiede di sottoporre adiscussione la qualità dei rapporti tra la Regione e lo Stato italiano. Noi - hadetto -  non capiamo eventuali voti contrari perché si tratta di unaquestione di lealtà nei rapporti istituzionali.

Dedoni  (Riformatori sardi) ha detto chedichiarare inammissibile l’odg presentato dai Riformatori è stato un abbaglio.  

Carlo Sechi (Misto) ha annunciato il voto a favore perché  questoordine del giorno fa appello alla lealtà istituzionale.

Bruno (Pd) ha espresso il voto contrario all’ordine delgiorno. Questo Consiglio regionale - ha detto -  è incapace di farele riforme. Dobbiamo fare un processo costituente, un’altra sessione di lavorinon serve a niente.

Planetta (Psd’az) ha detto che questo odg è un’opportunitàper scrivere una pagina di speranza. Basta - ha affermato - con la strategiadello struzzo, che mette la testa sotto la sabbia aspettando che passi latempesta. Dobbiamo far crescere la dialettica e confrontarci oltre glischieramenti. Chiediamo una riflessione sul nostro ordine del giorno.

Porcu (Pd) ha detto che voterà contro ma haauspicato  che l’odg sia sospeso. Quello che chiede l’odg - hasostenuto - è legittimo perché chiede di verificare i rapporti con lo Stato.Dunque, il tema posto è legittimo. L’odg però è stato presentato in un momentosbagliato.

Vargiu (Riformatori) ha annunciato il voto contrario. Lasessione di lavori che questo odg evoca – ha aggiunto – c’è giàstata.  Se i lavori restano dentro il palazzo si produrrà un altrodocumento inutile. Noi dobbiamo far parlare i cittadini sardi, questo Consiglioha parlato anche troppo e non fa altro che litigare.

Ben Amara (Misto) ha detto che questo odg si inserisce nellaparte del non detto. La lealtà non c’è quindi - ha aggiunto - inutileverificarla. Ma se anche dovessimo verificarla e poi constatiamo che la lealtànon c’è. Cosa facciamo?  Io voterò contro - ha concluso - perché l’odgè poco chiaro.

Salis (Idv)  ha detto di aver sottoscritto questoodg perché la lealtà dello Stato nei confronti della Sardegna non è chiara.

Giacomo Sanna (Psd’az) ha annunciato il voto a favore e hadetto che con questo odg si vogliono verificare i rapporti di lealtàistituzionale sociale e civile con lo Stato. La sessione speciale dei lavorideve essere fatta fuori dal palazzo, in mezzo alla gente. Il confronto all’esternoè la cosa più salutare che il Consiglio possa fare.

Uras (Misto) ha sottolineato di essere fedele allaCostituzione repubblicana. Questa fedeltà è stata giurata anche da chi però poinon rispetta il dettato costituzionale. Questo odg dovrebbe essere votato datutti. Perché la verifica dei rapporti Stato - Regione deve essere fatto.

Campus (Pdl) ha criticato l’odg e ha detto che non si puòaprire un conflitto con l’universo mondo, con il Presidente della Repubblica,con il Parlamento, con la magistratura, con la Pubblica amministrazione. L’odgè poco chiaro.

Steri (Udc) ha asserito che il gruppo di cui fa parte è perl’unità della Repubblica ed è a  favore dell’Assemblea costituente.Il fatto di essere per l’unità dell’Italia non vuol dire però che non si possaaprire una verifica sugli atti dello Stato.  Decidere come dobbiamoconfrontarci cementa l’unità,  per questo abbiamo sottoscritto questoodg.  Steri ha annunciato il voto favorevole del gruppo Udc- Fli.

Mario Diana (Pdl) ha detto che il gruppo Pdl voterà intotale autonomia. Personalmente – ha aggiunto -  voterò contro perchéquesto odg non ottiene nessun risultato e mina l’unità della Repubblica. Inquesto momento è indispensabile far capire che siamo tutti uniti e non abbiamol’idea di separarci dalla Sardegna.

Capelli (Misto) ha ricordato che ha apposto la sua firma all’odge che voterà a favore.

Pittalis (Pdl), annunciando il voto a favore, ha dettoche   in questo odg non c’è nulla di eversivo, anzi è uncontributo al superamento di una situazione di subordinazione della Sardegnanei rapporti con lo Stato.

Soru (Pd) voterà contro l’odg. . Se non  c’è lealecollaborazione bisogna far ricorso alla Corte Costituzionale. Stiamo perdendodi vista il vero punto:  non dipende certo dalla slealecollaborazione dello Stato nei confronti della Sardegna il disavanzo in sanità,la perdita dei fondi europei ecc.

Giampaolo Diana (Pd)   voterà contro. Perché– ha chiesto -  in questi tre anni non si è assunta una decisionedirompente contro il governo Berlusconi che ha vessato la nostra isola? Iocredo sia sbagliato ricorrere ad un’altra sessione specialeche  mortifica il ruolo e la funzione del Consiglioregionale.  Non possiamo mettere in discussione - ha concluso - l’unitàdi questo Paese.

L’ordine del giorno n. 1 è stato approvato (Presenti 58,votanti 56, sì 31, no 25, 2 astenuti).

Via libera anche all’odg  n.2  (Presenti 59, votanti 56, sì 53, no 3, 3 astenuti).

Approvata Proposta di legge  n. 371 (SannaPaolo Terzo ed altri) Disposizioni per l'individuazione dei territori agricoliricadenti in aree montane o di collina delimitate ai sensi dell'articolo 15della legge 27 dicembre 1977, n. 984 (Coordinamento degli interventi pubblicinei settori della zootecnia, della produzione ortoflorofrutticola, dellaforestazione, dell'irrigazione, delle grandi colture mediterranee, dellavitivinicoltura e della utilizzazione e valorizzazione dei terreni collinari emontani.

La proposta di legge è stata illustrata da Paolo Terzo Sanna(Pdl) che ha spiegato che anche la Sardegna, così come il Friuli VeneziaGiulia e la Provincia autonoma di Trento, possa procedere, nell'esercizio dellapropria competenza legislativa primaria in materia di agricoltura, adisciplinare la procedura finalizzata ad individuare i territori agricoliricadenti in aree montane o di collina all'interno del proprio territorio. Ladefinizione di tali aree comporta l’esenzione  dall'impostamunicipale propria.

E poi intervenuto Lotto (Pd) che ha sottolineato ledifficoltà in cui versa l’agricoltura sarda. E’ giusto che il Consiglio costituiscale condizioni affinché in Sardegna si possa usufruire delle agevolazioni di chiopera in zone svantaggiate. Condividiamo questa iniziativa nata in commissione.Ecco perché voteremo a favore.

Solinas (Pd) ha espresso il voto a favore, ha ricordato l’unanimitàin  commissione e  ha auspicato l’approvazionein  tempi rapidi.

La legge è stata approvata  (presenti 57, votanti55, sì 55, 3 astenuti).

Approvata la mozione 168 (COSSA e più) sulle iniziative daassumere per evitare che gli istituti penitenziari sardi siano trasformati incarceri di massima sicurezza e per consentire l'immediata consegna dei lavoriper la realizzazione di quattro nuove strutture penitenziarie.

La mozione è stata illustrata da Cossa (Riformatori) che hadetto di essere preoccupato che in Sardegna arrivino detenuti sottoposti alregime del 41 bis. Anche l’ultimo atto del  ministro della giustiziache vuole creare Alcatraz all’Asinara  o bracci di  sicurezzanelle nuove carceri di Cagliari e Sassari dimostra che il  governovuole liberarsi a spese della Sardegna, di un problema. Se verranno ammessi inSardegna centinaia di detenuti ex 41 bis la nostra isola diventeràil  ricettacolo di un flusso di  persone legatead  ambienti pericolosi.  Questa mozione tende – haconcluso - a chiedere chiarezza al governo nazionale.

Sulla mozione sono intervenuti: Cucca (Pd) che ha detto dicondividere la mozione di cui è firmatario. La Regione - ha aggiunto - deve farsentire la sua voce decisa, invito i colleghi a votarecompatti; Pittalis (Pdl) che ha illustrato la situazione del sistemacarcerario sardo: 12 istituti con una  capienza di  1970detenuti. I reclusi sono  2283, di cui 1000 stranieri, 630 in attesasentenza definitiva, 1627 condannati. L’esponente del Pdl ha auspicato l’elezionedel  garante dei detenuti; Capelli (Misto) ha sottolineato che è giàstabilito che il nuovo carcere di Nuoro sarà  dedicato ai detenutidel 41 bis. Il governo italiano - ha concluso Capelli -  si ricordache è necessario investire in Sardegna solo  quando c’è da far pagareil conto in materia di carceri, di rifiuti, di  scorie nucleari. Lunesu(Pdl) ha parlato dei gravi disagi che esistono nelle carceri sarde e haauspicato l’elezione del garante dei detenuti. Planetta (Psd’az) ha ricordatoche il 6 marzo 2012 aveva  presentato un’interpellanza su questoproblema. Planetta ha sollecitato la giunta a controllare gli appalti per lacostruzione di  alcune strutture penitenziarie sarde. Sechi(Misto)  ha detto che è una mozione di civiltà. Oggi - ha aggiunto-  nessuno vuole le carceri, sono come i depuratori o i campirom.  Questa mozione è una conseguenza del dramma che vive questaterra che è completamente emarginata fino a quando lo Stato non si ricorda diutilizzarla magari per mandarci i detenuti pericolosi.  I carceratisottoposti al regime del 41 bis devono stare fuori dalla Sardegna. Per lagiunta è intervenuto l’assessore ai lavori pubblici Angela Nonnis che ha dettoche la mozione deve essere accolta e votata. Cossa ha preso atto dellacondivisione totale dell’Aula ai temi della mozione e ha auspicato che lagiunta esprima particolare attenzione al problema.

Planetta (Psd’az), per dichiarazione di voto,  haribadito alla giunta la necessità della verifica dei contratti d’appalto per lacostruzione delle strutture carcerarie soprattutto quella di Sassari.

Uras ( Misto) ha chiesto il voto elettronico palese.

Amadu (PDl), presidente della Seconda commissione,  haassicurato massima attenzione e ha parlato di  “passo falsodel  ministro” sull’Asinara.

La mozione 168 è stata approvata all’unanimità. I lavoririprenderanno domani mattina alle  ore 10  con iprovvedimenti sulla sanità. Red

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