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Intesa difficile, si tratta ancora

Si tratta sulla riforma del mercato del lavoro. Sono oredecisive in attesa dell'appuntamento ufficiale a Palazzo Chigi, riconvocatoalle 16. Al momento l'intesa non c'è, ma il rush finale deve ancora cominciare.

Spunta un'ipotesi di compromesso per sciogliere uno dei nodipiù complessi della 'partita' sulla riforma del mercato del lavoro: in questeore, si sta infatti ragionando a una soluzione per quanto riguarda l'articolo18 e in particolare i licenziamenti disciplinari. L'Agi apprende che l'ipotesisu cui si sta discutendo riguarda la possibilità di un indennizzo di 32mensilità che varrebbe in caso dei licenziamenti disciplinari. Quest'ipotesiscatterebbe nel caso in cui il giudice scelga l'opzione dell'indennizzo e nondel reintegro.

"Nonostante gli sforzi unitari per costruire unamediazione con il governo, l'esecutivo - emerge dalla riunione della segreteriadella Cgil a poco più di un'ora dal nuovo round a Palazzo Chigi - ha solomanifestato l'intenzione di manomissione dell'articolo 18. E' piu' che fondatoil timore che in realtà l'obiettivo del governo non sia un accordo positivo peril lavoro ma i licenziamenti facili". 

La segreteria del sindacato è riunita da prima di pranzonella sede della Cgil in Corso d'Italia. La leader della Cgil Susanna Camussol'ha riunita subito dopo l'incontro di questa mattina nella sede del governo ein vista del nuovo appuntamento di oggi pomeriggio.

Dal governo si conferma la volontà' di arrivare ad un'intesache sia "la più ampia possibile". Che il dialogo c'è ma deveprevalere l'interesse "generale" e "non di parte". Imargini di mediazione - riferiscono gli stessi ambienti - sono molto stretti. Inparticolare sull'articolo 18 la linea del governo è nota e non cambierà dimolto. 

Dopo la riunione notturna al ministero del Lavoro con ilministro Elsa Fornero ed i sindacati, stamattina il governo con il premierMario Monti ha incontrato informalmente le organizzazioni sindacali edatoriali, con i rispettivi leader, insieme ai ministri Fornero, Passera(Sviluppo economico) e Grilli (Economia). Prima insieme, poi in due tavoliseparati. 

In contemporanea si è tenuto un tavolo tecnico al ministerodi Via Veneto su contratti e ammortizzatori sociali. Il negoziato sta perentrare nella fase conclusiva. Il nodo da sciogliere resta l'articolo 18. Ilgoverno - riferiscono alcune fonti - non si sarebbe "mosso di unmillimetro" dalla sua linea.

I sindacati guardano all'unità ma le posizioni, alla provadei fatti, restano tutte da verificare.

Sull'altro fronte, le piccole imprese dicono di essere"più vicini, non alla fine ma più vicini" ad un accordo, come affermail presidente di Rete Imprese Italia, Marco Venturi, lasciando Palazzo Chigidopo gli incontri informali.

Confindustria ha sempre sostenuto un intervento sostanzialesull'articolo 18 che lasci il reintegro solo per i licenziamenti discriminatorie fissi l'indennizzo per tutti gli altri. 

Ma dal tavolo tecnico "non ci sono state rispostepositive" anche se su alcuni punti importanti si sta lavorando, riferisceil direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli.

Prima di loro (insieme a Confindustria ed Abi) avevanolasciato Palazzo Chigi i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, SusannaCamusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti, andati via in auto, e GiovanniCentrella. 

"Sono giornate intense, stiamo lavorando perl'accordo": così il viceministro del Lavoro Michel Martone risponde aigiornalisti sull'andamento del confronto sulla riforma del mercato del lavoro.Alla domanda se si chiuderà stasera Martone ha risposto "vedremo".

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