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Donazioni e trapianti, Sardegna terza In Italia

La Sardegna si conferma anche nel 2011 tra le regioni più sensibili e generose sul fronte delle donazioni degli organi. Lo attestano i dati elaborati dal Centro regionale trapianti, presentati oggi dall’assessore della Sanità, Simona De Francisci, assieme al direttore della struttura Carlo Carcassi e ai vertici dell’azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari e dell’Asl 8. A tutt’oggi la Sardegna si colloca tra le prime 10 regioni d’Italia (è la terza) per numero di donatori utilizzati e prima tra le regioni afferenti alla organizzazione OCST del centro-sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Puglia e Sicilia).

Dai 14 reparti di rianimazione presenti a livello regionale e censiti per l’attività di donazione d’organi sono state effettuate 62 segnalazioni (con un incremento del 44% rispetto a tutto il 2010 (43 segnalazioni) e un incremento di 9 punti per milione di popolazione, il più elevato in Italia) e 34 donazioni utilizzate (con un incremento del 36% rispetto a tutto il 2010 ( 25 donazioni) e un incremento di 5.4 punti per milione di popolazione, il più elevato in Italia). Sono stati effettuati 58 trapianti di rene (8 reni trapiantati in quattro pazienti in doppio e 4 trapianti di rene-pancreas), 10 trapianti di cuore e 26 trapianti di fegato, per un totale di 96 organi donati e trapiantati in Sardegna in base alle norme vigenti, agli indirizzi del comitato di gestione regionale, e in accordo con il Centro nazionale trapianti e con il Centro di coordinamento interregionale OCST. Sono state inoltre donate e prelevate 36 cornee, inviate alla Banca delle cornee della Regione Veneto per la certificazione prevista. Su 62 segnalazioni di potenziali donatori ben 50 famiglie hanno acconsentito alla proposta di donazione, 7 donatori sono risultati non idonei per inidoneità assoluta. Le opposizioni alla donazione da parte dei familiari sono state 12 con una percentuale del 19,4%, notevolmente al di sotto della media nazionale (28,3%) indice di una sensibilità e solidarietà sociale della popolazione sarda.

“Sono dati che premiano il lavoro quotidiano e senza sosta di tutti gli operatori e delle associazioni di volontariato e che testimoniano la straordinaria generosità delle famiglie sarde”, ha sottolineato l’assessore. La rete delle rianimazioni ha dimostrato un grande impegno ed è da notare il notevole aumento delle segnalazioni da parte della Rianimazione dell’Azienda ospedaliera “Brotzu” che ha più che raddoppiato il numero delle segnalazioni e dell’utilizzo dei donatori rispetto al periodo precedente.

Grazie ai finanziamenti regionali sono stati effettuati due corsi di aggiornamento per medici e personale infermieristico delle terapie intensive sulla donazione degli organi, riconosciuti dal Centro nazionale trapianti, che ha coinvolto 70 operatori provenienti da tutta la Regione. È attualmente in corso la predisposizione di una campagna di sensibilizzazione alla donazione degli organi, che verrà attivata durante il 2012. Anche l’attività di donazione di cellule staminali ematopoietiche da midollo osseo si è concretizzata nella donazione da parte di 13 donatori portando il numero complessivo di donazioni a 161. Il Registro regionale sardo continua a essere il primo a livello nazionale per numero di donatori rapportato alla popolazione residente (con un indice di 15,5 per mille residenti). Questo risultato è stato possibile grazie alla costante ed efficace attività dell’Admo regionale. Infine, a pochi mesi dalla sua istituzione, l’assessore ha riferito che l’attività della Banca del sangue cordonale procede positivamente, con l’attivazione graduale di quasi tutti i punti nascita della Sardegna.

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