Attenuata l’ondata di gelo, si contanto i danni diretti e indiretti causati dal maltempo e l’aumento dei costi per il mondo delle campagne. Oscilla tra i complessivi 400 i 500 milioni di euro una prima stima nazionale effettuata da Confagricoltura sulle strutture territoriali.
“Durante il maltempo, non essendo disponibile il pascolo per le zone interne più alte, l’unico approvvigionamento degli animali arrivava dall’uomo - sottolinea il neo presidente di Confagricoltura Nuoro Stefano Ferranti, laurea in scienze zootecniche conseguita presso la facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari - ma a causa dei problemi alla viabilità le aziende agricole sono rimaste isolate con il risultato che le scorte di foraggio si sono ridotte sensibilmente e la scarsa reperibilità ha contribuito a determinare rincari medi del 20% sugli alimenti zootecnici.
Lo scarso apporto proteico e la condizione di salute degli animali da reddito (prevalentemente ovini da latte e bovini), debilitati dalle temperature sotto lo zero, sono i fattori responsabili della moria dei capi di bestiame. Disagi anche sul fronte dell’approvvigionamento idrico. L’acqua non defluiva dagli impianti che hanno subito rotture delle tubazioni a causa
Altro problema di non secondaria importanza - conclude l’imprendotore agricolo Ferranti - che si somma alle criticità