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Confagricoltura : la Sardegna tra le sei regioni più colpite dal maltempo. Danni diretti e indiretti quantificabili in 35 milioni di euro.

Attenuata l’ondata di gelo, si contanto i danni diretti e indiretti causati dal maltempo e l’aumento dei costi per il mondo delle campagne. Oscilla tra i complessivi 400 i 500 milioni di euro una prima stima nazionale effettuata da Confagricoltura sulle strutture territoriali. La Sardegna, con un danno complessivo quantificabile in 35 milioni di euro è tra le sei regioni (Abruzzo, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna e Marche) che hanno dovuto pagare il conto più salato. In particolare nell’isola è stato gravemente colpito il settore ortofrutticolo.Carciofi, verdure a foglia, cavoli, verze, finocchi, patate e agrumi hanno registrato una diminuzione dal 30% al 100%. Ridotta del 25% la produzione di latte ovino con punte che nella provincia di Nuoro hanno sfiorato il 30%. In diverse zone segnalati danni agli impianti idrici e la moria del bestiame.

 “Durante il maltempo, non essendo disponibile il pascolo per le zone interne più alte, l’unico approvvigionamento degli animali arrivava dall’uomo - sottolinea il neo presidente di Confagricoltura Nuoro Stefano Ferranti, laurea in scienze zootecniche conseguita presso la facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari - ma a causa dei problemi alla viabilità le aziende agricole sono rimaste isolate con il risultato che le scorte di foraggio si sono ridotte sensibilmente e la scarsa reperibilità  ha contribuito a determinare rincari medi del 20% sugli alimenti zootecnici.

Lo scarso apporto proteico e la condizione di salute degli animali da reddito (prevalentemente ovini da latte e bovini), debilitati dalle temperature sotto lo zero, sono i fattori responsabili della moria dei capi di bestiame. Disagi anche sul fronte dell’approvvigionamento idrico. L’acqua non defluiva dagli impianti che hanno subito rotture delle tubazioni a causa del ghiaccio.    

Altro problema di non secondaria importanza - conclude l’imprendotore agricolo Ferranti - che si somma alle criticità del momento in cui le produzioni sono a bassa reddittività, i rincari del gasolio agricolo che per la prima volta ha raggiunto il  prezzo attuale che supera l’euro”.

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