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Giovane di Tratalias tentato di rubare gasolio da alcuni autocarri della raccolto dei rifiuti, arresto dai carabinieri per tentato furto aggravato e porto illegale di coltello.

Nel tardo pomeriggio di ieri, una pattuglia dei carabinieri della Stazione di Tratalias, mentre transitavano in  via Canale, giunti all’altezza del capannone della ditta Musu, società che ha in appalto la raccolta della spazzatura in diversi comuni del Sulcis , hanno notato nel piazzale adiacente il capannone, un moto carro usato solitamente da un pregiudicato del posto.

I militari, quindi si sono insospettiti e sono entrati nel deposito per una ispezione dove poi hanno La presenza del Andrea Maccioni, di 31 anni, del paese, operaio, il quale, in posizione china, accanto al serbatoio dei uno degli autocarri,  era intento a travasare il gasolio contenuto nei serbatoi dei mezzi della raccolta dei rifiuti in una tanica in plastica con la capienza di circa 30 litri.

Nella stessa circostanza gli uomini dell’Arma hanno appurato che la fuoriuscita del gasolio, che colava nella tanica, sgorgava da una feritoia del serbatoio, probabilmente generata precedentemente con un oggetto contundente,  fatto in modo da facilitarne il prelievo ed hanno anche notato un tubo in gomma di colore giallo e di lunghezza di circa un metro, appoggiato per terra accanto al contenitore.

Maccioni nel frattempo alla vista dei militari si è allontanato velocemente dall’autocarro ma è stato bloccato subito dopo e accompagnato presso gli uffici della Stazione cc di Tratalias per gli accertamenti di rito. Il giovane inoltre è stato sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso di un coltello a serramanico che aveva nascosto nella calza del piede destro. Pertanto Maccioni è stato dichiarato in arresto per tentato furto aggravato e per il porto del coltello e poi trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Carbonia in attesa dell’udienza di convalida. Questa mattina l’uomo è stato portato davanti al giudice monocratico del tribunale di Cagliari che dopo aver convalidato l’arresto ha condannato (dopo il patteggiamento) il pregiudicato alla pena di 5 mesi di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena.