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Rivoluzione, l’Italia comincia a lottare contro l’evasione

"Nel momento in cui l'ottava economia mondiale lotta per emergere dalla crisi, l'Italia sta facendo i conti con uno dei suoi più antichi problemi culturali e finanziari:
l'evasione fiscale". Lo scrive il
 Washington Post in un reportage dal nostro paese in cui ricorda come ad esempio su Facebook siano già più di 4 mila gli iscritti al gruppo "Amici dello scontrino e della ricevuta fiscale": un cambiamento culturale che, scrive il quotidiano, sembra emergere anche "da un sondaggio che ha scoperto come il 73 per cento degli italiani chiedano azioni più dure contro gli evasori".

Il 'motore' di questo cambiamento, crisi a parte, è identificato nel nuovo premier che, scrive il Washington Post, "ha ammonito il paese: cercherà di tirare fuori il paese dalla voragine dei conti pubblici in parte colpendo l'evasione fiscale" che
rappresenta "più di un quinto del Pil italiano".

"I fallimenti nel correggere queste difficili tradizioni - scrive ancora il giornale - hanno direttamente contribuito a questa crisi del debito che minaccia l'economia globale" e "hanno ampliato la distanza fra l'Italia e le altre economie più moderne e dinamiche
dell'Eurozona".

Una delle soluzioni, conclude il giornale, può arrivare "da una nuova legge che combatterebbe l'evasione avvicinando l'obiettivo di fare dell'Italia 'un paese senza contanti'.

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