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Bersani: un Governo tutto nuovo

"Tutto dovrà essere nuovo". Pier Luigi Bersani è tornato così a chiedere discontinuità totale per il prossimo esecutivo tecnico a guida Mario Monti. "Al Presidente della Repubblica diremmo domani che non siamo qua a partecipazione a un governo di unità nazionale o a una grande coalizione - ha anticipato il segretario del Pd alla folla riunita davanti alla sezione di via dei Giubbonari - siamo qui a dire che si parla di un governo di emergenza in cui ciascuno si prende le sue responsabilità. Un governo discontinuo".

Il Pd, ha insistito, "si mette al servizio di una riscossa perché il Paese deve rialzarsi in piedi", ha spiegato, "noi non siamo la Grecia, verremo via da dove ci hanno portato. Siamo a disposizione di questo sforzo con la nostra proposta. Non intendiamo vedere ribaltoni. A queste condizioni noi ci siamo, vedremo cosa faranno gli altri, ma ciascuno si prenderà le proprie responsabilità. Non è che ci imbarchiamo a qualsiasi prezzo". Il Paese, ha ribadito, "è nei guai. Non faremmo quello che stiamo facendo se non pensassimo che è utile al Paese".

Il governo Berlusconi si è dimesso "ed è il Pd che lo ha mandato a casa".

Lo ha detto Pier Luigi Bersani, parlando fuori dalla sezione di via dei Giubbonari dove sono in corso festeggiamenti. "Ho già detto che abbiamo smacchiato anche la coda, ma per smacchiare veramente ci vorranno anni", ha detto ancora Bersani paragrafando una battuta di Crozza. "A noi non interessano ribaltoni: siamo qui per dirlo e lo diremo anche a Napolitano" ha detto, precisando che quello di Monti sarà un governo di transizione.

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