Press "Enter" to skip to content

21.42: Berlusconi si è dimesso

E' una delle richieste che esce dell'Ufficio di Presidenza del Pdl con Silvio Berlusconi e alla quale il partito condiziona il si al governo Monti, che appoggerà solo con un programma che rispetti i parametri della lettera inviata all'Ue

E' questo - a quanto si apprende da partecipanti all'ufficio di presidenza Pdl a Palazzo Grazioli con Silvio Berlusconi - l'esito della riunione che vede unito il partito, anche perché Berlusconi ha rassicurato i suoi:  "Siamo in grado di staccare la spina all'esecutivo Monti in qualsiasi momento". Berlusconi ha spiegato che il suo esecutivo gode ancora di una maggioranza in Parlamento.

 Due ore di colloquio tra Berlusconi e Monti non sono servite a sciogliere il nodo su Gianni Letta al governo. Il premier avrebbe ribadito all'ex commissario Ue la necessità della presenza di un garante per la  maggioranza nel nuovo esecutivo.

Il presidente del Consiglio avrebbe posto sul tavolo anche il tema della giustizia chiedendo garanzie in proposito. Ma Monti sarebbe stato contrario. Il Professore avrebbe avvertito che tutti i ministri e vice o sottosegretari dovranno essere tecnici, solo a lui spetterà decidere al di la delle alchimie della politica. A quanto si apprende il Cavaliere l'avrebbe spuntata sul fatto che il nuovo governo non dovrebbe legiferare sulla riforma elettorale ne' sul tetto delle telecomunicazioni.

Si definitivo dell'Aula della Camera al bilancio dello Stato il testo e' passato con 379 si, 26 no 2 astenuti.

Via libera definitivo della Camera, in seconda lettura e senza modifiche, al ddl Stabilità licenziato con 380 sì, 26 contrari 26 e 2 astenuti. Dopo la firma del Capo dello Stato e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale il provvedimento sarà legge dello Stato.

Il provvedimento recepisce alcuni degli impegni anti-crisi assunti dall'Italia con Bruxelles. Tra le principali novità, i tagli ai ministeri, le misure sulle pensioni, le dismissioni immobiliari, la mobilità per gli statali, la stretta sul debito di Regioni ed enti locali, le liberalizzazioni dei servizi locali, e lo stop alle tariffe minime dei professionisti.

Silvio Berlusconi, arrivato alla Camera dopo l'incontro con Mario Monti a Palazzo Chigi, sta incontrando i ministri della Lega, Maroni e Calderoli, nella Sala del Governo di Montecitorio. 

Il capo dello Stato Giorgio Napolitano avvierà domani le consultazioni con i gruppi parlamentari per la soluzione della crisi di governo.

Per questa sera, il programma prevede solo le dimissioni del premier Silvio Berlusconi, che salirà al Colle in serata dopo il consiglio dei ministri. Inizialmente, si prevedeva l'inizio delle consultazioni già questa sera.

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha preannunciato al Consiglio dei Ministri che si recherà al Palazzo del Quirinale per rassegnare le dimissioni dall'incarico.

Altro passo di Silvio Berlusconi verso l'appoggio al governo Monti. Fonti ministeriali riferiscono che il premier, al termine dell'incontro con il presidente della Bocconi, avrebbe chiesto al Carroccio di valutare insieme cosa fare, in modo che l'alleanza venga preservata. Il premier, durante i suoi ragionamenti nella sala del governo di Montecitorio, ha chiesto al partito di Bellerio di considerare l'eventualita' di appoggiare l'esecutivo guidato dall'economista.

Un'altra questione aperta per il Cavaliere riguarda l'area ex An del Pdl che avrebbe invitato il presidente del Consiglio a dare un appoggio a Monti ma limitato per un arco temporale. Ovvero, questa la richiesta, dovrebbe già adesso essere decisa in qualche modo la data delle elezioni.

"L'attuale grave momento di crisi finanziaria ed economica, interna e internazionale, rappresenta una seria sfida per la coesione sociale del nostro Paese": lo scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio di saluto inviato al 2/o congresso nazionale de La Destra che si svolge oggi e domani al Lingotto di Torino.

"In questa situazione sono i soggetti sociali più deboli ad essere maggiormente esposti - sottolinea Napolitano nel messaggio - occorre pertanto che tutte le forze politiche sappiano agire con senso di responsabilità e formulare proposte in grado di conciliare il rigore imposto dalla necessità di ridurre il debito pubblico e di promuovere la crescita con l'esigenza di distribuire egualmente i sacrifici tutelando i ceti in maggiore difficoltà".

 "Occorre evitare facili vie d'uscita in illusori e poco lungimiranti localismi".  Per Napolitano la "crisi rappresenta una sfida per la coesione sociale dell'Italia". È  terminato dopo un'ora l'incontro tra il neo senatore a vita Mario Monti e il presidente della Bce Mario Draghi. Quest'ultimo ha lasciato Palazzo Giustiniani a bordo della sua auto a mezzogiorno.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »