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Uras: “ Finanziaria regionale – Rivendicare il dovuto dallo Stato e nessuno si sogni di continuare a sprecare”

“La Giunta bussi alla porta del Governo, smetta di regalare i soldi dei sardi e non si sogni di colpire con tagli vergognosi le dotazioni per occupazione, lavoro, contrasto alle povertà, sostegno al sistema economico produttivo, e soprattutto il fondo unico per gli Enti locali, che invece deve essere incrementato, perché destinato a cittadini e imprese” afferma Luciano Uras, capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà , criticando la manovra finanziaria regionale.

“La combinazione tra la mancata attuazione del nuovo regime di entrate dell’articolo 8 riformato, che alla Sardegna costa almeno 800 milioni annui, le inique manovre economico-finaziarie, che ridimensionano ulteriormente i trasferimenti dello Stato, e la riduzione effettiva di altri 400 milioni per l’inasprimento dei vincoli del patto di stabilità, (dal quale sono state esonerate Sicilia, Campania e Puglia) – spiega Uras - rischia di consegnare alla nostra isola una finanziaria chiusa alle sole spese correnti, senza alcuna possibilità di investimento”.

Questa situazione, secondo Uras, è dovuta all' inadeguatezza della Giunta regionale, del Presidente e dell'Assessore del Bilancio, che hanno subìto (se non condiviso) il boicottaggio da parte del Governo del nuovo regime di entrate, e non si sono opposti alla riduzione della spesa regionale. “Che fine hanno fatto le famose “norme di attuazione” che avrebbero sbloccato gli 800 milioni – minimo - di nuove entrate?” insorge il capogruppo di SEL. “La sospensione dal PDL del Presidente della Regione non ha neppure scalfitto di un millimetro l’arroganza e la prepotenza delle decisioni del Governo nord-centrico nei confronti della Sardegna”. 

“In compenso sono continuati gli sprechi. Si è aggravata la situazione debitoria di società controllate e partecipate che da sola vale circa 500 milioni di euro, si è proseguito con spese allegre in iniziative promozionali inutili e spesso con caratteristiche clientelari, si è appesantito il costo del sistema amministrativo e burocratico”. ”Basti pensare – prosegue il leader di Sel - che amministratori e dirigenti della Regione e degli Enti da soli costano decine di milioni di euro, in modo sproporzionato rispetto ai costi dell’intero personale dipendente”.

La Sardegna, così, rischia di essere privata nel 2012 del Bilancio regionale, a causa dell'incapacità della Giunta di rivendicare il dovuto allo Stato: spreca quello che ha e lascia che le proprie risorse, anche quando sono stanziate per lavoro e sviluppo,  rimangano ferme nei propri conti”. Com-S.M.

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