La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Mario Floris, ha approvato il riparto delle risorse per le progressioni professionali. Il provvedimento, che per l’impegno di portare avanti e completare l’iter delle progressioni distingue la Regione Sardegna dalle altre 6.000 amministrazioni in Italia, fa seguito alle disposizioni di legge con le quali sono state accantonate (fino al 2013) le somme in favore dei dipendenti dell’amministrazione centrale, delle agenzie e degli enti.
“La ripartizione – ha spiegato l’assessore Floris – è in linea con quanto previsto dall’accordo collettivo tra le organizzazioni sindacali e il Coran, sottoscritto nel novembre del 2009, e fissa i criteri per la suddivisione tenendo conto sia della proporzionalità del rapporto tra le risorse e il personale sia della perequazione tra le amministrazioni del comparto”. Per l’esponente della Giunta la delibera “è espressione della volontà dell’esecutivo Cappellacci di proseguire il dialogo con i propri dipendenti e le parti sociali, nell’ottica di una piena valorizzazione delle risorse umane a cui vanno riconosciute la professionalità, le competenze e le conoscenze acquisite nel corso dell’attività lavorativa”.
Il compito di individuare specifici criteri per la formulazione delle graduatorie è affidato alla successiva contrattazione integrativa.
