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L’Italia ora spaventa anche l’America che da molto tempo ha perso la fiducia nella nostra politica e il suo premier.

"La Grecia, certo, è il problema più urgente. Ma quello più grave è quello che succederebbe a Italia e Spagna se i mercati continueranno a prendersela con questi due grandi paesi". Obama guarda con preoccupazione all'Europa, la crisi dell'euro potrebbe accentuare le difficoltà dell'economia americana e condizionare pesantemente le sue chances di rielezione alla Casa Bianca.

Ecco allora che Timothy Geithner, il ministro del Tesoro, prenderà giacca e valigia per raggiungere venerdì prossimo i colleghi europei in Polonia, dopo aver partecipato al G7 finanziario di Marsiglia pochi giorni fa.

L'Italia, intanto, prova a giocare la carta cinese: già avviati contatti ai massimi livelli, rivela il Financial Times, per solleticare gli appetiti di Pechino su alcuni gioielli italiani, da Enel a Eni, in cambio di robuste sottoscrizioni cinesi di titoli pubblici italiani. La Cina ha già in portafoglio circa il 4% del nostro debito, ma questa quota potrebbe salire nei prossimi mesi.

Settembre, scrive il New York Times, "è stato il mese più incerto per l'Italia", col parlamento impegnato nella discussione del pacchetto austerità", ma "c'è dell'altro": "Noi americani ci divertiamo molto" a leggere dei bunga bunga e dei guai giudiziari di Berlusconi "perché è rassicurante: la nostra follia politica impallidisce di fronte a questa opera buffa a luci rosse". "Ma - è l'amara conclusione - non dovremmo limitarci a restare a bocca aperta o a sorridere. Il cammino dell'Italia dalla gloria al ridicolo, un cammino favorito dalle distrazioni legali e carnali di Berlusconi, minaccia la stabilità finanziaria dell'intera Europa e non va a beneficio di nessuno".

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