Una manovra "iniqua" e "inadeguata", che "non è in grado di rispondere al problema". Questo il commento del leader del Pd Pier Luigi Bersani che ha confermato il giudizio negativo sul provvedimento anti-crisi approvato stasera dal Consiglio dei ministri.
"Non gli è tremato solo il polso, gli sono tremate le gambe", ha commentato.
Bersani ha indicato quella che considera una "preoccupazione molto seria": "Da quel che ho letto e capito fin qui, quel poco che c'è, è a carico di ceti popolari e ceti medi che pagano le tasse. Ma rimane il problema di fondo: Tremonti diceva di voler ristrutturare la manovra, ma non c'è nessuna ristrutturazione. Si anticipa quella manovra che tutti i mercati del mondo hanno ritenuto inadeguata", quindi "si lascia nell'incertezza totale la situazione" ha concluso Bersani.
Antonio di Pietro (Idv) - "Finalmente - ha detto il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro - il Governo ha mostrato le carte. Carte piene sia di ombre sia di luci. Vista la situazione disastrosa in cui versa il sistema economico-finanziario del nostro paese, l'Italia dei Valori ha il dovere di fare la sua parte, affrontando il provvedimento nel merito. Siamo consapevoli che non possiamo comportarci come l'asino di Buridano che, continuando a dire sempre no, alla fine è morto di fame. In Parlamento correggeremo gli errori e cercheremo di apportare le modifiche necessarie per tenere fede agli impegni presi con l'Unione Europea".
"Consideriamo positivo l'accoglimento di parte delle nostre proposte - ha proseguito Di Pietro - come quella di ridurre le province, di accorpare i comuni e di diminuire il numero di consiglieri regionali e di poltrone varie, di aumentare al 20% le rendite finanziarie, di prevedere che i privati che hanno redditi alti diano un 'contributo di solidarietà".
"Rimane inaccettabile - ha concluso Di Pietro - la riduzione del trasferimento agli enti locali, come denunciato dall'Anci, e quella gravissima apportata alla spesa sociale che incide pesantemente sul welfare e sui lavoratori colpendo clamorosamente i loro diritti, il loro reddito e il loro futuro. Comunque, almeno oggi, una cosa buona è stata fatta: il governo è finalmente passato dalle parole ai fatti, presentando la manovra prima dell'affondo del Titanic. Noi dell'Idv faremo fino in fondo il nostro dovere per evitare che la nave cali a picco", ha concluso Di Pietro.
Italo Bocchino (Fli)- "Il provvedimento del governo per superare la crisi è l'esatto opposto di ciò che serve al Paese e agli italiani. Si potrebbe sintetizzare con lo slogan 'più tasse e meno servizi'". ha dichiarato il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, che ha aggiunto: "Si dovevano ridurre le tasse e sono state alzate, bisognava migliorare i servizi e sono stati tagliati".
"Va inoltre sottolineato che il governo non ha accolto neanche una proposta delle opposizioni, dimostrando scarso interesse per le convergenze utili al
Paese", ha concluso.