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Seconda Commissione: sentito in audizione l’assessore regionale alla Sanità Antonangelo Liori

La Seconda commissione (Politiche comunitarie e diritti civili) presieduta da Silvestro Ladu (Pdl)  ha sentito in audizione l’assessore regionale alla Sanità Antonangelo Liori. L’obiettivo, come sottolineato nell’introduzione dello stesso presidente Ladu, era quello di conoscere lo stato dell’arte relativamente alle adozioni e agli affidi in Sardegna. Nello specifico le domande del presidente e dei commissari erano indirizzate a individuare gli ostacoli e le motivazioni che portano all’eccessivo allungamento dei tempi nel procedimento delle adozioni, soprattutto in riferimento a quelle internazionali, e sull’opportunità di istituire una Consulta e un’Agenzia regionale per le adozioni internazionali.

L’assessore Liori ha ricordato che il tema dei diritti dell’infanzia e delle adozioni “è molto delicato e sentito, soprattutto nell’ultimo periodo, anche dopo la sentenza della Corte costituzionale che di fatto ha espresso parere positivo alle adozioni da parte dei single, interpretando – ha proseguito Liori – l’evoluzione della società e del concetto di famiglia”. Per l’assessore gli ostacoli all’iter adottivo non sono soltanto di tipo burocratico “anche perché la Regione si sta dotando degli strumenti necessari ad agevolare tutte le pratiche”. A supporto l’assessore ha citato i dati in possesso dell’assessorato alla Sanità, secondo i quali in Sardegna in dieci anni i minori per cui è stata chiesta l’autorizzazione all’ingresso nell’Isola sono aumentati notevolmente, passando da 2, nel 2000, a 87, nel 2010, per un totale di 468 bambini adottati dalle coppie sarde nel periodo in esame. Secondo l’assessore, accompagnato in audizione da Maria Teresa Collu, responsabile del settore Programmazione sociale e Politiche per la famiglia dell’assessorato, “attualmente le necessità delle coppie durante tutto l’iter adottivo sono ben soddisfatte e i genitori sono seguiti e affiancati dalle strutture già esistenti e che saranno presto potenziate”. In quest’ottica l’assessore Liori ha espresso perplessità sull’istituzione in Sardegna di un’Agenzia regionale che si occupi delle adozioni: “Siamo in una piccola regione e i costi per la nascita e il mantenimento di un organismo come quello sarebbero elevati. E’ necessario invece potenziare i servizi esistenti e metterli in grado di operare più compiutamente sul territorio”. Tuttavia Liori ha rimarcato la sua totale disponibilità e il rispetto per gli orientamenti legislativi della Commissione.

In risposta ad alcuni quesiti tecnici Maria Teresa Collu ha illustrato l’iter di adozione in Sardegna e i compiti delle “Equipe socio-integrate territoriali”, composte da figure professionali come psicologi e assistenti sociali, previste dalla deliberazione 51 del 2008: “Attualmente ne esiste una a Cagliari, ma presto saranno 5 dislocate in tutta la Regione. A breve si costituiranno due sedi, una a Samugheo e l’altra a Trinità d’Agultu che raccoglieranno le istanze del relativo territorio di competenza”.

La Commissione ha infine invitato l’assessore a partecipare all’esame dell’articolato del testo unificato che scaturirà dalle due proposte di legge (131 e 133) sul tavolo della Commissione, al fine di dare un apporto per semplificare e snellire la normativa e la sua applicazione nell’iter delle adozioni in Sardegna. Red