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In Terza commissione le audizioni di Confagricoltura, Cia, Coldiretti, Css, Confsal e Cisal

“La manovra finanziaria 2011 non ci dà soddisfazione. Anche il collegato non aggiunge tanto, se non spiccioletti di qua e di là”. È il parere espresso dal presidente di Confagricoltura Sardegna, Gigi Picciau, sentito stamane in audizione dalla commissione Bilancio, presieduta da Paolo Maninchedda (PsdAz), sul collegato alla manovra finanziaria 2011-2013.

Valutiamo positivamente - ha proseguito - il risanamento dei conti, ma siamo preoccupati per la vertenza entrate che non dà alcuna certezza sulle risorse. Inoltre, - ha continuato - ci preoccupa anche l’ammontare dei residui passivi, 5 miliardi di euro, pari a quasi lintera manovra. Picciau ha espresso il proprio disaccordo per la scelta di destinare quasi tutta la dotazione finanziaria” del settore agli enti agricoli e ha poi sollecitato la commissione a intervenire "con un piano di risanamento” rivolto ai consorzi di bonifica, che vivono "una situazione debitoria gravissima in tutta la Sardegna,  soprattutto quella meridionale”.

Infine, ha lamentato l’assenza di copertura finanziaria per  una legge di settore “da noi - ha precisato - più volte sollecitata”. Concorda “in linea generale con quanto espresso dalla Confagricoltura, il presidente provinciale della Cia di Cagliari, Francesco Erbì, che ha parlato di proposta insufficiente. Nel collegato - ha precisato -  ci aspettavamo il segnale di un’attenzione diversa allagricoltura.

Anche Erbì ha ribadito la necessità di una legge di settore, precisando che si fa un errore se si scambia per tale una legge di comparto come la n.15 del 2010. Il rappresentante della confederazione degli agricoltori ha domandato un intervento straordinario, nel collegato, per il Consorzio di bonifica Meridionale della Sardegna e per i mercati dellortofrutta”.

È infine intervenuto, in rappresentanza della Coldiretti Sardegna, Gaetano Pala, che ha consegnato alla commissione due proposte, relative, l’una, ai criteri per lammodernamento dei fondi rustici (art.7), laltra, a una norma che favorisse i passaggi di proprietà, al fine di assicurare la certezza nella titolarità dei terreni. Adriano Salis, capogruppo dellIdv in Consiglio, ha domandato se le prospettive relative al triennio 2011-2014 della nuova Politica agricola comunitaria, possano “inserirsi nelle richieste più urgenti presentate oggi”.

Secondo Erbì, le nuove risorse legate alla Pac, non possono essere elemento che riempie di contenuto finanziario il collegato, perché ancora oggetto di contrattazione tra il ministero dellAgricoltura e Bruxelles”. Infine, Roberto Capelli (Gruppo Misto), ha sollecitato un’opinione in merito all’interpellanza sulla filiera vitivinicola presentata stamane in una conferenza stampa nella sede del Consiglio regionale. Parlando in rappresentanza del Consorzio di tutela delle Doc regionali, Picciau ha espresso il proprio disaccordo ad autorizzare l’imbottigliamento oltre confine del Cannonau e del Vermentino, precisando che "se passasse questa regola, circa il 50% del prodotto locale  resterebbe qui e non troverebbe acquirenti, se non uno, e finirebbe come per il pecorino romano”.

La commissione ha poi sentito in audizione Giacomo Meloni, segretario generale della Confederazione sindacale sarda (Css), che ha definito il collegato una specie di mille proroghe, senza un filo conduttore che consenta di dare una valutazione complessiva. Ci aspettavamo - ha lamentato -  un segnale forte sui processi produttivi, che desse slancio a un piano di sviluppo”.

Meloni ha espresso preoccupazione per i “capitoli di spesa consistente e ha sottolineato la necessità per alcune materie di essere affrontate in maniera specifica, o all’interno di un disegno di legge” e non nel collegato. Ha poi sollecitato la commissione a dare indicazioni per il riassorbimento nei Comuni del personale delle ex Comunità Montane, e a mantenere la formula concorsuale per la selezione della dirigenza nelle pubbliche amministrazioni. Infine, la Css ha proposto alla commissione di inserire un articolo nel D.L. 222/parte I, relativo al riconoscimento dellesercizio dell’attività e dei diritti sindacali alle Associazioni sindacali sarde” alla pari di quelle organizzazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale, secondo quanto adottato da unaltra regione a Statuto speciale, la Valle DAosta.

Il segretario della Confsal, Alessandro Usai, ha chiesto un chiarimento  sullo stato degli interventi rinnovatori sul personale dell’amministrazione regionale” previsti nella finanziaria appena varata, e domandando che siano “rivisti nel collegato”. Si registra - ha spiegato – “una demotivazione del personale, per interventi che sono stati invece caratterizzati “dalle solite politiche che premiano lanzianità”. Usai si è detto “perplesso” sulla scelta di trasferire al corpo forestale delle competenze proprie della capitaneria e, sollecitato in proposito da Francesco Cuccureddu (Gruppo Misto), ha chiarito che ancora oggi “il corpo forestale non ha un riconoscimento giuridico effettivo delle competenze che svolge. In merito al personale regionale, Salis (Idv) ha domandato “se ci sia stata una concertazione prima del varo del collegato" e Usai ha precisato che il fondo per le professioni previsto in finanziaria “ha creato ulteriore sperequazione, non aumentando la motivazione del personale”.

Il segretario regionale della Cisal, Arturo Maullu, ha chiesto di essere più incisivi nelle rivendicazioni allo Stato sulla vertenza entrate. Ha poi ricordato i tagli alluniversità previsti nel decreto Milleproroghe“ a cui occorrerà pensare a come riparare e la necessità di porre “maggiore attenzione alle zone interne” della Sardegna - da cui “lo Stato sta scappando”. Infine, ha sottoposto all’attenzione della commissione il problema delle pluriclassi, istituite in alcune scuole dell’Isola, proponendo di valutare lipotesi di una “deroga che riduca al massimo il compattamento degli alunni”.