Cagliari, 15 Lug 2020 – Lo scorso fine settimana, a Capoterra (Ca), i militari della Sezione radiomobile della compagnia di Cagliari, hanno arrestato, nella flagranza del reato di rapina aggravata in concorso, 4 rom con numerosi precedenti penali, di cui un uomo e tre donne, rispettivamente di 37 25, 19 e 23 anni.
Gli zingari, alle ore 18:00 circa, presso la località "Frutti d'Oro" del capoluogo regionale, si erano introdotti, dopo aver infranto una vetrata della porta d'ingresso, all’interno dell'abitazione di due coniugi cagliaritani che, in quei frangenti stavano rincasando, li hanno colti di sorpresa. Nella circostanza, la proprietaria dell’abitazione ha tentato immediatamente di immobilizzare una delle giovani malviventi che subito si dava alla fuga, venendo però da quest’ultima violentemente aggredita con graffi e svariati colpi al volto. I quattro, non riuscendo a portare via alcunché dall’abitazione, sono fuggiti in strada e, salendo a bordo di un’autovettura Skoda "Fabia", sono fuggiti a grande velocità in direzione della SS 195 verso Cagliari. I due coniugi, pertanto, hanno messo in la centrale operativa dei carabinieri di Cagliari che ha poi inviato sul posto alcuni equipaggi della Sezione Radiomobile i quali, dopo un breve inseguimento dei fuggitivi lungo la suddetta direttrice, nel corso del quale i malviventi tentavano più volte di far perdere le proprie tracce procedendo sulla corsia opposta di marcia e mettendo in serio pericolo l’incolumità degli altri automobilisti, sono riusciti a raggiungere e bloccare i quattro rapinatori nel territorio di Capoterra in località "Maramura" e poi, una volta bloccati sono stati portati nella caserma dei carabinieri di via Nuoro, sede del comando provinciale.
Subito dopo durante la perquisizione i quattro sono trovati in possesso di una valigetta contenente arnesi da scasso, subito sottoposta a sequestro. Nel frattempo la vittima della rapina si è recata presso la guardia medica di Cagliari, dove è stata riscontrata affetta da svariate contusioni ed escoriazioni, con prognosi di 15 di cure e riposo.
Invece gli arrestati, terminate le formalità di rito, sono stati trasferiti e rinchiusi presso la casa circondariale di Uta (Ca).
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