Cagliari, 29 Gen 2020 - Altro durissimo colpo inferto dal personale della Polizia di Stato di Cagliari alla criminalità nigeriana. Infatti nei giorni scorsi, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Cagliari, agenti della sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile della Questura del capoluogo sardo, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di trasporto illegale di sostanza stupefacente nei confronti di Sunday Adam Kelvin Mohammed, di 35 anni, Godstime John, di 30 anni e Agidi Chuks, di 26 anni, tutti della Nigeria.
Le indagini portate a termine dagli investigatori della Mobile, ha avuto inizio il 26 maggio 2019, quando la Capitaneria del Porto di Cagliari aveva segnalato il grave stato di salute cui versava una cittadina Nigeriana giunta a bordo del traghetto Tirrenia con provenienza Civitavecchia.
In seguito la Tac aveva ha permesso di acclarare che la giovane Nigeriana aveva ingerito vari ovuli di eroina, almeno 11.
La donna quindi era stata arrestata e nello stesso tempo, ritenendo che la donna fosse deputata al trasporto di eroina, era stata avviata, sempre d’intesa con la Procura della Repubblica di Cagliari, un’attività investigativa per comprendere per conto di chi avesse agito.
Rilevante ai fini investigativi è risultata l’analisi fatta sui telefoni sequestrati alla Nigeriana. Infatti, un primo contatto telefonico è stato registrato fra il telefono della giovane ed un telefono in uso ad uno degli indagati, Agidi, soggetto già emerso in indagini della DDA di Cagliari per traffico di sostanze stupefacenti e tratta di essere umani. Poi, sempre dall’analisi dei cellulari si si è giunti all’identificazione dell’elemento apicale dell’organizzazione, ovvero il Sunday Kevin, vari contatti telefonici sono emersi fra l’utenza del giovane di colore l’utenza della donna.
Perciò in seguito è stato possibile accertare che Sunday aveva dato mandato alla ragazza di recarsi a Perugia, indicandole un numero di telefono che avrebbe dovuto contattare una volta giunta nel capoluogo Umbro, dove le sarebbe stata consegnata da altri loro connazionali della eroina contenuta negli ovuli che poi avrebbe dovuto ingerire ed immediatamente dopo sarebbe dovuta ripartire alla volta di Cagliari.
Da altra chat di WhatsApp, sempre sul cellulare della donn, è emersa un’altra utenza in cui vi erano vari messaggi vocali di due uomini che impartivano ulteriori indicazioni su dove dovesse recarsi una volta giunta a Perugia. Tale utenza da altra indagine è risultata essere in uso ad Agidi. Inoltre è stata fondamentale per l’identificazione del terzo indagato, Godstime, è stata una ricarica PostePay che questi aveva effettuato su richiesta della donna.
Lo stupefacente sequestrato alla donna, per un ammontare totale di 32 ovuli e corrispondente a 4.320 dosi, è risultato essere eroina di ottima qualità.
Godstime era già implicato nell’operazione della Squadra Mobile di Cagliari del 2018 sulla mafia nigeriana, “Calypso Nest”, culminata con l’adozione di 21 provvedimenti di fermo emessi dalla DDA di Cagliari, in quanto è risultato che lo stesso avesse rapporti con Lazarus Kenneth Chiejene, 50enne nigeriano, operativo nel traffico delle sostanze stupefacenti attraverso l’importazione sul territorio sardo di ingenti quantitativi di cocaina ed eroina, con il concorso di connazionali c.d. “ovulatori”.