Libano 18 Sett 2024 - Israele ha condotto i suoi attentati contro Hezbollah nascondendo materiale esplosivo all'interno di un nuovo lotto di cercapersone di fabbricazione taiwanese, importati in Libano. Lo riferisce il New York Times, citando funzionari americani e di altri Paesi.
Sky News Arabia cita fonti secondo cui l'attacco su larga scala con cercapersone in Libano è stato possibile perché l'agenzia di spionaggio israeliana, il Mossad, è entrata in possesso dei dispositivi di comunicazione di Hezbollah prima che venissero consegnati. Secondo la fonte, una quantità di Petn, materiale altamente esplosivo, è stata collocata sulle batterie dei dispositivi. L'esplosione sarebbe stata innescata a distanza aumentando la temperatura delle batterie.
In precedenza, il Wall Street Journal aveva riferito che alcuni membri di Hezbollah avevano sentito i loro cercapersone surriscaldarsi e li avevano eliminati prima delle esplosioni. Al Jazeera cita una fonte della sicurezza libanese secondo cui il peso dell'esplosivo inserito in ogni dispositivo era inferiore a 20 grammi e che i cercapersone fatti saltare in aria erano stati importati cinque mesi fa.
L'operazione che prevedeva l'esplosione di centinaia di cercapersone in Libano è stata approvata all'inizio di questa settimana durante le riunioni sulla sicurezza con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, i membri senior del suo gabinetto di guerra e i responsabili dei servizi di sicurezza, affermato una fonte informata dei fatti ad Axios. Netanyahu e il ministro della Difesa israeliano Gallant hanno trascorso diverse ore al centro di comando a Tel Aviv, afferma un funzionario israeliano. Il gabinetto di sicurezza israeliano aveva deciso lunedì sera di aggiornare gli obiettivi della guerra, per includere il ritorno sicuro degli israeliani sfollati alle loro case al confine con il Libano: “Israele continuerà ad agire per attuare questo obiettivo” aveva affermato l'ufficio del premier.
Stando a queste fonti, i cercapersone che Hezbollah aveva ordinato alla azienda Gold Apollo di Taiwan sono stati manomessi prima di arrivare in Libano. Secondo il quotidiano newyorkese, gli esplosivi sono stati piazzati accanto alla batteria di ogni dispositivo ed è stato inserito un meccanismo per causare le esplosioni a distanza. I cercapersone sono stati fatti esplodere simultaneamente con un messaggio. Anche la Cnn riferisce che le esplosioni sono conseguenza di una operazione di Mossad ed esercito israeliano.
Circa 500 persone, in gran parte appartenenti a Hezbollah, hanno perso la vista per l'esplosione di cercapersone in Libano e Siria, fa sapere il canale televisivo saudita Al Hadath.
Hezbollah ha assicurato che le operazioni a sostegno di Gaza continueranno, anche dopo l'ondata di esplosioni di cercapersone in Libano per le quali il movimento sciita sostenuto dall'Iran accusa Israele. “La Resistenza islamica in Libano continuerà, oggi come in tutti i giorni passati, le sue operazioni benedette a sostegno di Gaza, del suo popolo e della sua resistenza, e in difesa del Libano, del suo popolo e della sua sovranità. Questo percorso è in corso ed è separato dalla severa resa dei conti che il nemico criminale (Israele ndr.) deve affrontare per il massacro che ha commesso martedì contro il nostro popolo, le nostre famiglie e i nostri combattenti in Libano”. Afferma il gruppo libanese Hezbollah in una dichiarazione diffusa via Telegram.
“La resa dei conti è un'altra cosa e sicuramente arriverà”, assicura Hezbollah in riferimento alle esplosioni dei cercapersone. “Quello che è successo non farà che rafforzare la nostra determinazione e la nostra volontà di continuare sulla strada del jihad e della resistenza”, conclude Hezbollah.
Gli Stati Uniti non sono stati informati in anticipo e non sono stati coinvolti nelle esplosioni di cercapersone utilizzati da Hezbollah in Libano. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller: “Posso dirvi che gli USA non sono stati coinvolti, gli USA non erano a conoscenza di questo incidente in anticipo e, a questo punto, stiamo raccogliendo informazioni”. Miller non ha voluto commentare il sospetto che le esplosioni siano state organizzate da Israele, ma ha in qualche modo giustificato lo Stato ebraico dicendo che l'organizzazione filoiraniana libanese si può considerare un “obiettivo legittimo”.
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha tenuto una riunione di gabinetto dopo le esplosioni simultanee che si sono verificate nel Paese. Il governo ha “condannato all'unanimità questa aggressione criminale israeliana, che viola palesemente la sovranità del Libano”, ha reso noto l'ufficio stampa al termine della riunione.
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