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Esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana, in Emilia Romagna: tre morti e cinque feriti. Si cercano 4 dispersi. Aperta un’indagine per disastro e omicidio colposo.

Cagliari, 11 Apr 2024 – Hanno fra i 37 e i 68 anni i quattro lavoratori che ancora risultano dispersi. Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano, lavorava per la Abb di Sesto San Giovanni. Alessandro D'Andrea, 37 anni, di Pontedera, tecnico specializzato con numerose esperienze anche all'estero, dipendente di Voith di Cinisello Balsamo (Milano). Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò (Padova), lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro. Era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli, in pensione da un anno, con un profilo professionale alto, esperto nella riattivazione dei macchinari di centrali idroelettriche.

Vincenzo era padre da soli tre mesi, un lavoratore schivo e gentile, Pavel lascia due figli gemelli quasi adolescenti, Mario era un consulente esperto, nonno di cinque nipoti. Sono i tre morti accertati della strage di Suviana, investiti in pieno dall'esplosione sommersa della centrale idroelettrica di Bargi.

Mario Pisani, 73 anni, uno dei tre morti finora accertati dell'esplosione di Suviana era il titolare della Engineering automation srl, la ditta per cui lavoravano anche le altre due vittime, il 45enne Pavel Petronel Tanase e il 36enne Vincenzo Franchina. Pisani, secondo quanto apprende LaPresse, era il titolare della ditta che fornisce "ingegneria di sistemi di controllo e supervisione per i settori della produzione di energia, dell'acciaio e dell'ambiente, compresi progetti chiavi in mano e logiche di comando, regolazione e supervisione". L'azienda ha sede a Mele, in provincia di Genova e tra i vari servizi offre quello di automazione industriale, manutenzione impianti, realizzazione impianti elettrici industriali e cablaggio reti. Sul sito internet tra le aziende che "utilizzano i nostri servizi" è possibile vedere il logo della Siemens, di Abb e di Enel.

Disastro colposo e omicidio colposo. Sono questi i reati ipotizzati nel fascicolo aperto dalla Procura di Bologna sull'incidente nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, nell'Appenino tosco-emiliano. Del caso si stanno occupando il Procuratore capo Giuseppe Amato e il Pm Flavio Lazzarini.

Ci sono pareti di calcestruzzo spesse 1, 80 m sfondate come fosse cartongesso”, dice Giovanni Cirmi, sommozzatore della Guardia di Finanza. Da oltre 24 ore sommozzatori, carabinieri, vigili del fuoco cercano i dispersi con visibilità quasi nulla.

"Enel Green Power, a seguito del grave incidente occorso nella centrale di Bargi (Bo), ha istituito un fondo immediato di due milioni di euro per consentire alle persone coinvolte e alle loro famiglie di far fronte alle prime necessità e urgenze".

Lo ha annunciato ieri l'azienda in una nota. "Fin dalle prime ore dell’accaduto, Enel Green Power si è adoperata per fornire assistenza attraverso l’invio sul posto e presso gli ospedali dove sono ricoverati i feriti di un team di psicologi, la messa a disposizione di camere d’albergo e sostegno logistico per i nuclei famigliari coinvolti. Enel Green Power sarà vicina in ogni modo ai feriti e alle famiglie delle vittime", si legge ancora nel comunicato.

"Siamo sempre all'interno della centrale, i sommozzatori sono dentro per mettere in sicurezza lo scenario, non si stanno immergendo, abbiamo visibilità nulla, si procede tastando passo passo, non è una condizione compatibile col rischio che possiamo essere raggiunti da una valanga d'acqua". Lo chiarisce Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco. Quanto alle speranze di trovare qualcuno invita a 24 ore dall'intervento risponde: "L'area è stata sottoposta prima a una esplosione, poi a un incendio, un crollo, un allagamento. Credo che questo renda oggettiva la situazione". "Stiamo ripianificando l'intervento per poter riprendere a pieno ritmo le operazioni di ricerca" dei quattro dispersi. "Il piano meno 8, dove ieri lavoravamo", da stanotte si è riempito d'acqua che ora ha raggiunto un metro, "questo impedisce le operazioni di ricerca classiche. Stiamo combattendo contro questa situazione complessa. Non abbiamo tempi certi, sono operazioni lente e difficili".

Hanno fra i 37 e i 68 anni i quattro lavoratori che ancora risultano dispersi alla centrale idroelettrica di Bargi al lago di Suviana. I loro nomi sono stati confermati dalla Prefettura di Bologna: si tratta di Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano; Alessandro D'Andrea, 37 anni, di Pontedera; Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Mestre e Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli.

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