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Sui fondi russi si muove il Copasir, il caso irrompe in campagna elettorale.

Roma, 14 Sett 2022 - Negli Stati Uniti si definisce october surprise, sorpresa di ottobre, un evento di grande portata a ridosso delle elezioni, che oltreoceano si tengono sempre a novembre, tale da poterne cambiare l'esito. Parafrasando il gergo americano, sta arrivando una september surprise negli ultimi dieci giorni che separano l'Italia dall'apertura delle urne?

Ieri, poco dopo l'una di pomeriggio di Washington (le 19 in Italia), con una decisione inusuale, è stato reso pubblico un messaggio del Dipartimento di Stato americano, a firma del segretario Antony Blinken, trasmesso lunedì scorso via cavo sottomarino a molte ambasciate e consolati statunitensi all'estero. Il cablogramma, come viene tecnicamente definito, contiene l'informazione riscontrata dai servizi di intelligence Usa secondo cui la Russia avrebbe segretamente speso oltre 300 milioni di dollari, a partire dal 2014, con l'intento di influenzare politici e figure istituzionali in oltre venti stati. Il messaggio, contrassegnato come "sensibile" ma non secretato, elenca una serie di punti che i diplomatici statunitensi si dovranno sollevare con i governi che li ospitano in merito alla presunta interferenza russa,

La notizia ha scosso particolarmente il dibattito pubblico nei paesi che andranno alle urne nelle prossime settimane: Brasile, Lettonia, Austria, Bulgaria e non ultima ovviamente l'Italia. Centrosinistra e Movimento 5 stelle hanno invocato chiarezza prima della data del voto, mentre alle prime allusioni sulla Lega è intervenuto il segretario Matteo Salvini: "Gli unici che hanno preso soldi in passato dalla Russia sono i comunisti e qualche quotidiano come Repubblica. Io non ho mai chiesto né preso soldi". 

C'è poi la vicenda di questo tweet del cofondatore di Fratelli d'Italia Guido Crosetto, pubblicato, poi cancellato e infine ripubblicato con piccole correzioni: Già ieri sera molti esponenti politici, tra cui il segretario Pd Enrico Letta, invocavano l'intervento del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir). Di prima mattina, il presidente Adolfo Urso, senatore di Fratelli d'Italia, è intervenuto ad Agorà, su Rai3, affermando di essersi "confrontato con l'Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli" e rassicurando che "al momento non esistono notizie che ci sia l'Italia" tra i paesi coinvolti.

Urso era in collegamento da Washington e annunciava inoltre che avrebbe incontrato il presidente della Commissione intelligence del Senato e chiesto notizie in merito.

Circa otto ore più tardi tuttavia la musica sembra essere cambiata, almeno in parte: "Ho convocato una riunione del Copasir venerdì perché sono convinto che da qui a due giorni avremo più informazioni" sul rapporto dell'intelligence Usa, ha detto sempre Urso a margine di un punto con la stampa italiana nella capitale statunitense ripetendo che al momento l'Italia non risulta tra i paesi coinvolti "ma le cose possono sempre cambiare". Per questo "approfondiremo la questione con Franco Gabrielli nei prossimi giorni". 

Nel pomeriggio è intervenuto, sulla tv commerciale, anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: ""Il dossier potrebbe non essere uno - ha detto - il presidente Urso fa una dichiarazione molto cauta, non esistono affermazioni di assoluta certezza".

Si è pure fatta viva l'ambasciata russa in Italia, con un post su Facebook in cui sostiene sia in atto un tentativo di manipolare l'opinione pubblica alla vigilia del voto.

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