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Proseguono attacchi israeliani su Gaza e il lancio di razzi della Jihad.

Cagliari, 6 Ago 2022 - Nella notte gli aerei di Gerusalemme attaccano i siti di produzione razzi della Jihad a Gaza. In molte città del sud di Israele risuonano le sirene. Il Cairo media per fermare l'escalation nella peggiore ondata di violenze da un anno a questa parte

Le sirene che avvertono del fuoco in arrivo hanno suonato ad intermittenza nella notte in tutto il sud di Israele, mentre l'esercito israeliano ha continuato ad effettuare attacchi aerei nella Striscia di Gaza, colpendo i siti di armi e le postazioni di lancio della Jihad islamica palestinese. Le sirene sono state udite a Sderot, Nir Am, Nahal Oz, Kfar Aza, Nitzamin e Kerem Shalom, tutti vicini all'enclave palestinese. Non si hanno al momento notizie di feriti

Allo stesso tempo l'Egitto sta lavorando per fermare l'ultima escalation. Una fonte della sicurezza egiziana ha dichiarato all'AFP a Gaza che gli sforzi di mediazione del Cairo sono in corso già da ieri: "Speriamo di raggiungere un consenso per tornare alla calma il prima possibile", ha detto la fonte. Il portavoce dell'esercito israeliano Richard Hecht aveva fatto riferimento alla mediazione egiziana quando ha informato i giornalisti sui bombardamenti, senza fornire dettagli. Una fonte egiziana ha detto che una delegazione della Jihad islamica potrebbe recarsi al Cairo già oggi.

Hamas, il gruppo islamista che controlla Gaza dal 2007, finora si è tenuto lontano dall'ultima ondata di violenza a Gaza, ma era anche in trattative con l'Egitto. Il suo leader Ismail Haniyeh, che si trova a Doha, ha avuto colloqui con "l'intelligence egiziana" in merito alle violenze, ha dichiarato Hamas in un comunicato. L'Egitto, storico mediatore tra Israele e i gruppi armati di Gaza, ha negoziato il cessate il fuoco che ha posto fine a un conflitto di 11 giorni nel maggio dello scorso anno.

Ieri l'esercito israeliano aveva stimato di aver ucciso almeno 15 combattenti della Jihad islamica nei suoi attacchi iniziati ieri pomeriggio e che hanno preso di mira, secondo i militari, siti di fabbricazione di armi. Il ministero della salute di Gaza ha confermato dieci morti, "tra cui una bambina di cinque anni", e 75 feriti. Le brigate al-Quds, l'ala armata della Jihad islamica, hanno affermato di aver lanciato ieri "più di cento razzi" sul suolo israeliano come "prima risposta" agli attacchi israeliani che hanno ucciso uno dei leader del gruppo, Taysir al-Jabari.

Si tratta del bilancio più grave dai tempi della guerra di undici giorni del maggio 2021, che ha provocato 260 morti da parte palestinese, compresi combattenti, e 14 morti in Israele, compreso un soldato, secondo le autorità locali.

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