Press "Enter" to skip to content

Cerimonia al Comando Provinciale di Sassari per il 208mo annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

Sassari, 6 Giu 2022 - Dopo due anni di sospensione a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, quest’anno torna la tradizionale Festa in occasione dell’annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

Nel piazzale della caserma “Cap. Gerolamo Berlinguer”, sede del Comando Provinciale, un reparto di formazione in armi ha dato vita ad una sobria cerimonia militare, durante la quale si sono ricordati in forma solenne i caduti ed è stata data lettura dei messaggi che il Presidente della Repubblica ed il Comandante Generale dell’Arma hanno inviato per l’occasione.

A seguire il Comandante Provinciale, colonnello Dionisio De Masi, ha rivolto agli ospiti i suoi saluti, ringraziando le autorità civili, militari e religiose non solo per la loro presenza odierna, ma per la vicinanza e la collaborazione ricevuta nell’ultimo anno da parte di tutte le Istituzioni provinciali. Il Comandante De Masi ha illustrato l’attività d’istituto compiuta dal maggio 2021 ad oggi, evidenziando come l’Arma sassarese - con i suoi 50.000 servizi esterni, gli oltre 350 arresti, le 3900 denunce in stato di libertà e le oltre 160.000 persone controllate - compie più del 70% dell’intera attività operativa delle forze dell’ordine in provincia, con un’attenzione particolare al contrasto dei reati ambientali attraverso le componenti specialistiche rappresentate dal Nucleo Operativo Ecologico ed i Carabinieri Forestali.

L’accento è stato posto anche sui 26 carabinieri feriti in servizio negli ultimi 12 mesi, a testimonianza dell’impegno spinto fino al sacrificio personale degli uomini e delle donne dell’Arma.

Infine, a 34 militari distintisi in operazioni di servizio sono stati tributati encomi solenni e semplici, consegnati loro dalle Autorità presenti, accompagnate dal colonnello Dionisio De Masi.

Reddito di cittadinanza: 30 persone deferite dai carabinieri nell’hinterland di Bonorva e dal marzo 2021 il numero delle persone deferite sale a quota 70.

I Carabinieri della Compagnia di Bonorva e delle Stazioni competenti nei Comuni dell’hinterland, nonché ricadenti nella giurisdizione, hanno svolto un’attività d’indagine volta a contrastare l’indebita percezione del reddito di cittadinanza, portando avanti una campagna di accertamenti mirati avviata a marzo 2021. Nell’ambito di questi controlli svolti dai militari delle Stazioni della Compagnia in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Sassari è stato possibile in poco più di un anno accertare violazioni che hanno comportato il deferimento all’A.G competente di 70 persone circa a fronte di diverse centinaia di pratiche verificate. Solo negli ultimi due mesi sono state deferite 30 persone e le attività sono consistite nell’analisi delle comunicazioni presentate all’Inps per l’ottenimento dei previsti assegni mensili, constatando una serie di false dichiarazioni fatte dagli interessati per aggirare i requisiti sanciti dalla norma. Nello specifico, sono state appurate falsità relative a: residenze fittizie su case in stato di abbandono, false consistenze patrimoniali, mancate comunicazioni di attività lavorative saltuarie e di natura permanente, falsi trasferimenti della titolarità di imprese a parenti, sebbene venissero effettivamente condotte dagli interessati, disgregazioni fittizie dei nuclei familiari per diminuire le soglie reddituali, contratti di affitto temporanei. In alcuni casi, gli indagati spendevano il reddito percepito anche in altre città della Penisola dove effettivamente risultano residenti ormai da anni, facendo risultare residenze sul territorio della Provincia di Sassari in abitazioni non fornite nemmeno di acqua e luce. Gli accrediti venivano utilizzati per spese di vario genere finanche per accumulare soldi al fine di acquistare autovetture o motocicli nuovi mai dichiarati. Gli emolumenti mensili pro capite erano anche consistenti, registrando infatti un minimo di 500 euro fino ad un massimo anche di 1300 euro. Inoltre, tenuto conto della proroga del beneficio alla fine del primo ciclo di pagamenti, taluni sono riusciti a percepire illegalmente anche fino a 38.000 euro. L’indagine ha quindi fatto emergere l’acquisizione illecita di fondi statali per un danno erariale complessivo di 745.000 euro circa. Secondo la normativa vigente a tutti i soggetti coinvolti sarà sospesa la fruizione del beneficio e ritirata la carta di pagamento. Com

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »
More from CRONACAMore posts in CRONACA »

Comments are closed.