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Eseguita una misura cautelare nei confronti di 5 persone emessa dal Gip presso il Tribunale di Oristano per produzione, detenzione e spaccio di stupefacenti.

Macomer (Nu), 24 Magg 2022 – Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Macomer, Nucleo Operativo e Radiomobile, insieme ai colleghi delle Stazioni di Suni, Bosa e Montresta, supportati pienamente da personale dello Squadrone CC Eliportato "Cacciatori Sardegna" di Abbasanta (OR), hanno eseguito una misura cautelare emessa dall’Ufficio Gip del Tribunale di Oristano su richiesta di quella Procura della Repubblica nei confronti di  5 soggetti dediti a vario titolo alla produzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo Marijuana e Hashish nell’ambito del territorio della “Planargia”.

In particolare le indagini condotte dai militari, antecedenti e successive al dicembre 2021, data in cui gli investigatori dell’Arma avevano eseguito una perquisizione d’iniziativa e poi sequestrato 689,552 chilogrammi di Marijuana, 15,5 kg. di polline di Cannabis,   2.400 piante essiccate di canapa e materiale per il confezionamento, produzione (stampi per Hashish) e sviluppo di piantagione indoor (lampade e ventole), hanno permesso di fissare gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei soggetti destinatari delle misure cautelari personali (una in carcere, due agli arresti domiciliari e due con obbligo di dimora).

Durante le indagini sono stati sequestrati anche due capannoni industriali di 2.200 mq utilizzati come raffineria. Infatti, durante la perquisizione era stata scoperta, una intercapedine ricavata in una stanza il cui accesso era protetto da una botola ben celata, utilizzata per la coltivazione indoor dello stupefacente. Inoltre, i silos della vecchia distilleria a cui era adibita quell’area industriale erano stati riutilizzati per stoccare e occultare le infiorescenze già lavorate e pronte alla commercializzazione. 

L’attività, frutto di un costante controllo del territorio, ha confermato ancora una volta come dietro il “paravento” della canapa sativa spesso e volentieri si celino attività illegali. 

Le analisi della cannabis hanno stabilito che in alcuni campioni la percentuale di thc è compresa tra l’11 e il 20 %, ben oltre quello il limite consentito per la produzione industriale (inferiore allo 0,2 %). Si può calcolare che lo stupefacente sul mercato illegale avrebbe potuto fruttare circa 8 milioni di euro.  

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