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Controlli sul rispetto delle misure anti Covid nelle località che ricadono nella competenza dei carabinieri della compagnia di Carbonia, sequestrati locali adibiti a cucina non a norma.

Carbonia, 22 Lug 2021 - I Carabinieri della Compagnia di Carbonia da qualche settimana, in vista della ripresa della stagione balneare, hanno avviato una campagna di controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle indicazioni sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del Covid-19,  svolti principalmente con la finalità di convincere gli utenti a rispettare le distanze interpersonali, all’utilizzo  dei dispositivi di protezione individuale nei lidi e sulle spiagge libere, pretendendo da parte dei gestori dei lidi balneari, intermediari del controllo a cui si ascrivono eventuali mancanze, il rispetto di alcune norme di opportunità e buon senso, evitando ad esempio lunghe file alla cassa senza mascherina o assembramenti al bar.

I controlli hanno riguardato in particolare la località balneare di Porto Pino, dove negli ultimi giorni, i militari delle Stazioni CC di Giba, Teulada, Nuxis e Santadi, coadiuvati dai Colleghi della motovedetta dell’Arma 707 di stanza a Sant’Antico, hanno controllato tutti gli stabilimenti della prima e seconda spiaggia a Porto Pino, verificando il rispetto dei protocolli di sicurezza stabiliti dall’ordinanza regionale in vigore. Nel corso del servizio è stato impiegato anche un velivolo del Nucleo Elicotteri CC di Elmas. Il bilancio è stato positivo e non sono state riscontrate irregolarità.   

Invece, ieri mattina, sempre a Porto Pino, i carabinieri delle Stazioni di Giba, Santadi e San Giovanni Suergiu ed i colleghi del N.A.S. di Cagliari, hanno svolto un nuovo articolato servizio di controllo delle spiagge e degli stabilimenti balneari, verificando in particolare la regolarità delle autorizzazioni ad esercitare dei lidi e dei servizi di ristorazione, il rispetto dei  protocolli in materia di contrasto alla diffusione del virus Covid e, più in generale, di quella in materia sanitaria. 

Durante le attività di controllo condotte su alcuni stabilimenti che esercitano ristorazione, è emerso, grazie agli accertamenti dei militari del Nas che una delle strutture balneari aveva omesso di comunicare all’ufficio comunale di Sant’Anna Arresi la presenza presso il proprio chiosco di ambienti e attrezzature destinate alla preparazione e somministrazione di alimenti e bevande. Quindi, a seguito di tali irregolarità amministrative, i locali adibiti a cucina sono stati sequestrati amministrativamente ed è scattata a carico del gestore una sanzione pecuniaria di circa 1.000 euro.

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