Uta (Ca), 12 Giu 2021 - Ieri a Uta, i carabinieri della Stazione di Monserrato hanno notificato in carcere ad un 45enne del luogo con precedenti di polizia, attualmente rinchiuso presso la circondariale in quanto già arrestato in flagranza dagli stessi militari per maltrattamenti in famiglia ai danni dell’anziana madre, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Cagliari-Ufficio Gip, che concordava con le risultanze investigative dei militari monserratini per i fatti di cui è accusato.
Il tutto ebbe inizio per una lite stradale compiutasi l’estate scorsa dentro la cittadina del cagliaritano, dove l’uomo era andato a sbattere con la propria auto contro quella di un noto assicuratore di Monserrato. Ne era nata una polemica e il recluso aveva inseguito l’occasionale sua vittima con un cacciavite in mano.
In seguito è stato denunciato dai carabinieri per minacce ed altro e se l’era legata al dito. Infatti il pregiudicato è un tipo è litigioso e violento. E fra 2020 e 2021 prendono fuoco le automobili dell’assicuratore e di suo fratello che fa lo stesso mestiere. In seguito dalle videocamere riprendono le imprese dove mostrano due uomini che arrivano in moto e danno fuoco a un’autovettura. Poi, nel telefonino sequestrato al piromane emerge un’APP “contapassi” che va a corroborare gli spostamenti fatti attorno al luogo del delitto durante i sopralluoghi finalizzati al compimento del delitto.

Nell’indagine i riscontri sono tanti, e l’ipotesi di reato accolta dal Pubblico Ministero e poi dal Gip è quella di “atti persecutori”, quegli incendi costituivano delle rappresaglie, tanto è bastato per arrivare alla misura. Scontata la prima condanna l’uomo ne dovrà affrontare un’altra, sperando che da questa lezione possa apprendere qualcosa.
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