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La Sea Watch ignora il divieto ed entra in acque italiane

Lampedusa, 18 Magg 2019 - La nave Sea Watch 3 della ong tedesca Sea Watch è entrata in acque italiane e dirige verso Lampedusa. E' quanto si evince dai siti di monitoraggio in tempo reale delle imbarcazioni. Mercoledì aveva soccorso 65 migranti (tra cui 8 minori non accompagnati, 5 bambini e 2 neonati) su un gommone a 30 miglia dalle coste libiche: ieri 18 profughi (le famiglie e una donna ferita) sono stati sbarcati, altri 47 restano ancora a bordo. Nelle ultime ore la nave era rimasta posizionata in acque internazionali, ai margini di quelle italiane: ora la decisione di fare rotta verso Lampedusa per ragioni umanitarie.

"Il comandante di Sea Watch ha annunciato l'intenzione di entrare nelle acque territoriali italiane e dirigersi verso Lampedusa", aveva detto la portavoce italiana Giorgia Linardi, sottolineando che il comandante è stato "in costante contatto con la Guardia Costiera". La decisione di chiedere la revoca del divieto d'ingresso, sostiene ancora Linardi, è stata presa per "ragioni umanitarie": le condizioni a bordo, stando alle valutazioni di medici ed equipaggio, "supererebbero le motivazioni che hanno portato al diniego".

Abbiamo fatto sbarcare malati e bambini, ma resta il divieto assoluto alla Sea Watch 3 di entrare nelle nostre acque territoriali. Non cambiamo idea: porti chiusi per chi non rispetta le leggi, mette in pericolo delle vite, minaccia. Una Ong, peraltro straniera, non può decidere chi entra in Italia", aveva replicato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

"Siamo molto preoccupati perché alcune delle persone rimaste a bordo di Sea Watch 3 parlano di autoinfliggersi ferite o addirittura di suicidarsi pur di interrompere questa situazione". Lo denuncia il team medico della Ong tedesca Sea Watch. Non solo dal punto di vista fisico, "ma anche psicologico la situazione è difficile, soprattutto dopo che sono stati fatti sbarcare alcuni, mentre altri sono rimasti a bordo in una condizione di incertezza. Dal punto di vista medico la situazione non è positiva, stiamo mantenendo un equilibrio molto fragile e precario".

Motovedette della Guardia costiera e della Finanza hanno portato poco dopo le 19 di ieri a Lampedusa i due neonati e i cinque bambini piccoli con i rispettivi genitori, sette mamme e tre papà e un uomo gravemente ferito. Il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, che si trova a Lampedusa per gli interrogatori del comandante e del capomissione della Mare Jonio, ieri sera è andato al molo allo sbarco delle famiglie fatte scendere dalla Sea Watch e ha aperto, come prassi, un fascicolo contro ignoti per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

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