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Conte: populisti? Ascoltiamo la gente. E ricorda il migrante ucciso in Calabria

Roma, 5 Giu 2018 - "Bisogna dare risposte concrete ai cittadini. Voglio ridare loro fiducia", vista la disaffezione nei confronti della politica registrata negli ultimi tempi. Gli obiettivi che la squadra di governo vuole raggiungere sono affidati alla pagina scritta. Così il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel discorso per la fiducia al Senato. Conte riconosce di non avere esperienza politica, ma si dice pronto ad "assumere con umiltà e determinazione" il compito che gli è stato affidato e di mettere a disposizione la sua professionalità a servizio "di questo meraviglioso Paese".

"Noi inauguriamo una stagione nuova, anche non nascondendo le difficoltà - prosegue - Ci apriamo al vento nuovo che soffia da tempo nel Paese", sottolineando il "tramonto delle ideologie forti. Il contratto non è di destra o di sinistra - ha sostenuto il presidente del Consiglio -, va letto nella necessità delle risposte da dare ai cittadini. Le forze politiche che integrano le forze di governo sono state definite populiste antisistema. Se ciò significa ascoltare i bisogni delle persone, scardinare vecchi privilegi, allora meritiamo questa qualificazione".

Primo punto del programma i diritti sociali, che negli anni sono stati smantellati - prosegue Conte - "I cittadini italiani hanno diritto a un salario minimo, al reddito di cittadinanza, a una pensione dignitosa". E poi tra gli altri punti del programma, il premier annuncia che ci sarà un potenziamento della legittima difesa. E poi cosa cambierà? Diverse cose. E spiega: "Cambia che metteremo fine al business dell'immigrazione che è cresciuta a dismisura sotto il mantello della finta solidarietà. Cambia che lotteremo contro la corruzione. Cambia che vogliamo un paese a misura di cittadini diversamente abili che si ritrovano abbandonati, soli con le loro famiglie". Ancora. La salute: "vogliamo scindere la politica dalla sanità per renderla efficiente su territorio". Pensando poi alla sicurezza - tema molto sentito dai cittadini - spiega che ci saranno più fondi, perché il pensiero va sempre al bene delle famiglie. E su questo punto aggiunge: "Ove necessario, aumenteremo il numero di istituti penitenziari anche al fine di assicurare migliori condizioni alle persone detenute, ferma restando la funzione riabilitativa costituzionalmente prevista per la pena, che impone di individuare adeguati percorsi formativi e lavorativi".

"Chiederemo con forza il superamento del Regolamento di Dublino al fine di ottenere l'effettivo rispetto del principio di equa ripartizione delle responsabilità e realizzare sistemi automatici di ricollocamento obbligatorio dei richiedenti asilo", dice il premier. Poi ha sottolineato, che "un primo banco di prova del nuovo modo in cui vogliamo dialogare con i partner europei è certamente la disciplina dell'immigrazione. È a tutti evidente come la gestione dei flussi migratori finora attuata ha rappresentato un fallimento: l'Europa ha consentito chiusure egoistiche di molti stati membri che hanno finito per scaricare sugli stati frontalieri, ed in primo luogo sul nostro Paese, gli oneri e le difficoltà che invece avrebbero dovuto essere condivisi". Conte ha assicurato quindi che "fin dal primo, positivo colloquio che ho avuto con la cancelliera Angela Merkel ho rimarcato l'importanza di questo tema e le successive dichiarazioni rilasciate dalla medesima durante lo scorso fine settimana dimostrano come si stia affermando la piena consapevolezza che l'Italia non può essere lasciata sola di fronte a tali sfide”.

Conte poi afferma con forza: "Non siamo e non saremo mai razzisti. Vogliamo che le procedure mirate all'accertamento dello status di rifugiato siano certe e veloci, anche al fine di garantire più efficacemente i loro diritti". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenendo nell'Aula del Senato sull'immigrazione. "Difendiamo e difenderemo gli immigrati che arrivano regolarmente sul nostro territorio, lavorano e si inseriscono nelle nostre comunità rispettandone le leggi e dando un contributo decisivo allo sviluppo", prosegue.

Omaggio bipartisan dell'Aula di Palazzo Madama alla memoria di Soumaila Sacko, il bracciante maliano ucciso a colpi d'arma da fuoco nei giorni scorsi in Calabria. Quando il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha fatto riferimento alla tragica fine dell'uomo, sottolineando il fatto che fosse un immigrato regolare e manifestando le condoglianze alla famiglia, tutto l'emiciclo si è alzato e ha lungamente applaudito.

Standing ovation, con tanto di coro, per il presidente del Consiglio, dai banchi della maggioranza, nel momento in cui Giuseppe Conte ha parlato di lotta alla mafia e di aggressione alla sua economia. I senatori di Lega e M5s sono immediatamente scattati in piedi e hanno cominciato a scandire lo slogan "fuori la Mafia dallo Stato". Conte ha avvertito: "Contrasteremo con ogni mezzo le mafie, aggredendo le loro finanze, le loro economie e colpendo le reti di relazioni che consentono alle organizzazioni criminali di rendersi pervasive nell'ambito del tessuto socio-economico".

"La nostra pressione fiscale, unita a un eccesso di burocrazia, infatti, incidono negativamente sulla qualità del rapporto tributario tra lo Stato e i contribuenti, nonché sulla competitività del nostro Paese. L'obiettivo è la 'flat tax', ovvero una riforma fiscale caratterizzata dall'introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni che possa garantire la progressività dell'imposta, in piena armonia con i principi costituzionali. Solo così sarà possibile pervenire a una drastica riduzione dell'elusione e dell'evasione fiscale, e non ci siamo riusciti per anni, con conseguenti benefici in termini di maggiore risparmio di imposta, maggiore propensione al consumo e agli investimenti, maggiore base imponibile". Così il premier Giuseppe Conte. Reddito a famiglie colpite da disagio

Un altro dei punti toccati dal premier Giuseppe Conte nel suo discorso al Senato è sul reddito di cittadinanza. "Anche in Italia, come in altri paesi, le diseguaglianze si sono aggravate e le povertà si sono moltiplicate. A coloro che vivono condizioni di disagio socio-economico è preclusa la possibilità di sviluppare appieno la propria personalità e di partecipare in modo effettivo all'organizzazione politica, economica e sociale del nostro Paese, come previsto dal secondo comma dell'articolo 3 della nostra Costituzione. L'obiettivo del Governo - ha osservato il premier - è assicurare un sostegno al reddito a favore delle famiglie più colpite dal disagio socio-economico. Il beneficio verrà commisurato alla composizione del nucleo famigliare e sarà condizionato alla formazione professionale e al reinserimento lavorativo".

Giuseppe Conte nel suo intervento al Senato rimarca la necessità di mettere fine ai privilegi della politica. "Negli anni a noi più prossimi abbiamo visto ridurre gli investimenti pubblici e comprimere i servizi fondamentali. Sono rimasti intatti, tuttavia, i privilegi della politica e i suoi sprechi - ha spiegato il presidente del Consiglio - Questo Governo intende agire con risolutezza. La lotta ai privilegi della politica e agli sprechi non è una questione meramente simbolica. Se i comuni cittadini affrontano quotidianamente mille difficoltà e umiliazioni perché non hanno un lavoro, hanno una pensione al di sotto della soglia della dignità, lavorano guadagnando un salario irrisorio, non è tollerabile che la classe politica non ne tragga le dovute conseguenze in ordine al proprio trattamento economico. Diversamente, si rompe il patto di fiducia dei cittadini nei confronti delle proprie istituzioni". Per Conte "occorre operare un taglio alle pensioni e ai vitalizi dei parlamentari, dei consiglieri regionali e dei dipendenti degli organi costituzionali, introducendo anche per essi il sistema previdenziale dei normali pensionati".

"Le cosiddette pensioni d'oro sono un altro esempio di ingiustificato privilegio che va contrastato. Interverremo sugli assegni superiori ai 5.000 euro netti mensili nella parte non coperta dai contributi versati - ha annunciato Conte -. Opereremo risparmi in tutte le sedi possibili e sono convinto che ci ritaglieremo ampi margini di intervento e conseguiremo risultati significativi".

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