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Mosca replica a May: non si minaccia una potenza nucleare. E a Londra trovato morto l’esule Glushkov

Londra, 14 Mar 2018 - Ha assunto ormai i contorni di un intrigo internazionale che sta portando verso una crisi diplomatica il tentato avvelenamento dell’ex spia russa Serghei Skripal e di sua figlia Yulia. La Gran Bretagna lancia un atto di accusa contro Mosca e riapre le indagini su una serie di decessi di persone russe o legate alla Russia verificatesi negli ultimi anni nel Regno Unito. Si tratta di 14 casi sulle cui circostanze sono stati in passato sollevati dubbi.

Lo ha annunciato il ministro Amber Rudd a poche ore dall'ultimatum di Theresa May al Cremlino, che ieri, in Parlamento, ha chiesto a Mosca chiarimenti sul caso Skripal. La premier britannica riunirà domani il Consiglio di sicurezza nazionale (Ncs) per esaminare la risposta di Mosca: "Ci sarà una riunione del Nsc domani per parlare delle prossime tappe e della risposta della Russia, indipendentemente da quale essa sia" ha riferito il suo portavoce. Nel frattempo, Londra ha minacciato il ritiro della licenza all'emittente televisiva Russia Today, che rischia di non poter più trasmettere in Gran Bretagna.

Una risposta Mosca l'ha data attraverso il portavoce del ministero degli Esteri: non si dovrebbe minacciare una potenza nucleare. E se la Gran Bretagna dovesse ritorcersi su Russia Today, a nessun media britannico sarà più concesso di lavorare in Russia. Non solo: le agenzie governative russe stanno preparando una serie di misure ritorsive nel caso in cui il governo di Theresa May varasse nuove sanzioni anti-russe. La risposta è arrivata mentre le agenzie battevano la notizia del ritrovamento, a Londra, del cadavere dell'esule Nikolai Glushkov, persona legata a Boris Berezovsky. Il fascicolo Berezovsky è tra i 14 dossier di cui la Gran Bretagna ha annunciato la riapertura.

Tra i 14 fascicoli, chiusi a suo tempo come non sospetti, c'è quindi quello relativo al chiacchierato oligarca Boris Berezovsky, morto in Inghilterra dopo essere entrato in rotta di collisione con Vladimir Putin. Berezovsky, delfino dell'ex presidente Boris Eltsin e nemico di Vladimir Putin, fu trovato morto nel marzo del 2013 nel bagno della sua residenza vicino ad Ascot, nel Surrey (Regno Unito).

Ufficialmente fu suicidio, ma secondo quanto raccontato allora da Nikolai Glushkov, ex vice direttore di Aeroflot e amico di Berezovsky- la moglie dell'oligarca aveva visto, accanto al corpo dell'uomo, una sciarpa. Glushkov ritenne che Berezovsky fosse morto per strangolamento. Dello stesso avviso, fu la moglie dell’ex spia russa Alexander Litvinenko, ucciso misteriosamente a Londra con il polonio nel 2006, citata dal Telegraph: secondo lei Berezovsky aveva “molti nemici” ed era “improbabile” che si fosse suicidato. Non solo: l'oligarca aveva già subito due tentativi di assassinio e uno di questi era stato rivelato proprio da Litvinenko.  Propio oggi pomeriggio, a poche ore dall'annuncio della riapertura del dossier Berezovsky, Glushkov è stato trovato morto nella sua casa londinese in circostanze misteriose.

Berezovsky fu tra i protagonisti della rielezione di Boris Eltsin alla presidenza nel 1996, guadagnandosi poi la nomea di eminenza grigia del Cremlino. Divenuto deputato e vice-consigliere per la sicurezza nazionale (nella cui veste fu protagonista di negoziati con i ribelli islamici in Cecenia), fu indicato anche tra i grandi sponsor della transizione fra Leltsin e l'ex capo dei servizi segreti Vladimir Putin nel 2000, salvo poi entrare quasi subito in conflitto con il nuovo presidente. Trasformatosi in oppositore del Cremlino, e in voce di denuncia del "neo-autoritarismo putiniano", si autoesiliò a Londra da dove cominciò a finanziare l'opposizione.

Il ministro dell'Interno, che due giorni fa aveva respinto in parlamento le ultime sollecitazioni a riaprire questi casi liquidando i sospetti come "voci e congetture" e indicato la priorità d'indagare su "fatti concreti"- come il tentativo di uccisione dell'ex spia russa Serghei Skripal a Salisbury- ha corretto il tiro oggi in una lettera inviata alla commissione parlamentare Interni, organismo guidato dalla deputata laburista Yvette Cooper, in prima fila nell'invocare insistentemente ulteriori indagini al riguardo. Rudd ha spiegato che le nuove verifiche prenderanno in considerazione i sospetti di chi ipotizza che dietro queste morti possano nascondersi tentativi di omicidio commissionati dai servizi segreti di Mosca o da gruppi mafiosi.

"Il governo - scrive il ministro - prende sul serio ogni sospetto di coinvolgimento di uno Stato straniero in omicidi sul suolo del Regno Unito. E nelle settimane a venire io voglio essere sicura che tali sospetti siano davvero nulla più di questo: la polizia e l'MI5 collaboreranno per raggiungere questo obiettivo".

La scientifica britannica, intanto, è in azione a Salisbury, l’area in cui è avvenuto l’attacco chimico contro Serghei Skripal e sua figlia. La sostanza usata, il Novichok (che in russo vuol dire 'nuovo venuto'), è una serie di gas nervini prodotti in Unione Sovietica tra il 1970 e il 1980. Si basa su composti i cui singoli ingredienti sono legali e non pericolosi. Secondo alcuni specialisti britannici, questi agenti chimici agiscono in modo in parte diverso rispetto ad altre sostanze come il Sarin o il Vx: sono a rilascio più lento, ma ancor più letali e ardui da identificare. In genere sono in composizione liquida e incolore.

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