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Confartigianato – Edilizia, dai costruttori sardi le richieste per la prossima Legislatura: meno tasse e burocrazia e modifica del Codice degli Appalti.

Cagliari, 23 Feb 2018 - “No agli slogan, sì ai fatti che rimettano il settore delle costruzioni al centro delle politiche per la crescita dell’Italia anche la Sardegna: dobbiamo farci sentire”.

È questo il messaggio che le imprese edili sarde, attraverso il Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna, Giacomo Meloni, lanciano ai candidati in vista dell’appuntamento elettorale del 4 marzo.

Con il “Manifesto Costruzioni”, Confartigianato Edilizia, insieme ad altre Associazioni di Categoria e Ordini Professionali, chiede a tutte le forze politiche impegni concreti per rilanciare un settore determinante per la ripresa dell’economia italiana e sarda, sottolineando la “situazione eccezionale, di crisi e di emergenza” che da un decennio flagella la filiera dell’edilizia. Infatti, solo in Sardegna, tra il 2016 e il 2017 il settore (edilizia, impiantistica, installazione, progettazione e servizi connessi), ha perso lo 0,9% del totale delle aziende registrate, calo che tra le realtà artigiane è arrivato al 2,5% (341 realtà in meno) stabilizzandosi, alla metà dello scorso anno, sulle 22.470 imprese. Situazione che si è letteralmente abbattuta sugli addetti scesi a 36.967 nel primo trimestre di quest’anno contro i 44.734 dello stesso periodo del 2012 registrando, così, un saldo percentuale negativo del 17,4% e una perdita secca di 7.767 buste paga.

Le richieste delle imprese delle costruzioni spaziano dall’accelerazione delle opere pubbliche, alla semplificazione burocratica, vero macigno che blocca il Paese, a una politica fiscale a favore dello sviluppo e dell’ambiente, alla riduzione di costi troppo alti, adempimenti eccessivi e di tutti gli oneri non più sopportabili come il “cuneo fiscale”.

“Chi ambisce a prendere le redini del Governo Nazionale – sottolinea Meloni - deve mettere le costruzioni al centro delle attività di crescita, per farle tornare a essere “vero motore del Paese”: la Politica a volte pare essere sorda e insensibile a queste nostre esigenze”. “Significherebbe – puntualizza il Presidente degli Artigiani Edili - far crescere il Pil di mezzo punto in più l’anno” e “recuperare i 600mila posti di lavoro persi nel settore negli ultimi 10 anni”.

Per Confartigianato Edilizia Sardegna “la riforma del codice non è ancora conclusa e non vi è stata semplificazione”.

Le imprese chiedono, per questo, che principi come il “km 0” e la “filiera corta”, che permetterebbero l’inclusione delle micro e piccole imprese del territorio, vengano resi effettivi e valorizzati tra i criteri di aggiudicazione. “A oggi – conclude Meloni - nonostante un indirizzo politico forte, anche sostenuto dalle Regioni, questi non sono stati attuati”. Com

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