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Calcio – Sintesi partite di Serie A, undicesima giornata

Tutte vittorie interne nella domenica pomeriggio della serie A, undicesima giornata di campionato. Il Napoli si riprende la testa solitaria della classifica grazie al successo sul Sassuolo. Poker della Sampdoria al Chievo e sesto posto consolidato, in virtù della sconfitta della Fiorentina a Crotone. Cade anche l’Atalanta in casa dell’Udinese. In coda, vittoria che vale doppio per la Spal ai danni del Genoa.

Napoli-Sassuolo 3-1 - Napoli no-limits: dieci vittorie su undici partite e vetta solitaria della classifica nuovamente conquistata. Il Sassuolo non sfigura ma deve alzare bandiera bianca di fronte alla maggiore qualità degli avversari. Primo tempo fitto di emozioni, con tre gol e due legni (uno a testa). Ci prova subito Hamsik: conclusione di poco a lato (2’). Ospiti però intraprendenti e tutt’altro che intimoriti: traversa di Sensi da posizione molto decentrata (11’), pericolosissimo corner a giro dello stesso Sensi con Reina che deve smanacciare per evitare che la sfera finisca in porta (15’).

Gara veloce, con continui ribaltamenti: Consigli salva di piede su Hamsik (il migliore dei suoi), poi Insigne spedisce alto. Al 22’ i partenopei graffiano. A ‘tradire’ è proprio Sensi, l’uomo più pericoloso dei neroverdi, che perde una palla sanguinosa appena dentro l’area, Allan arpiona e fulmina Consigli (22’). Sette minuti dopo il palo, clamoroso, lo centra Ghoulam. Finale di tempo pirotecnico. Su cross di Politano, grande stacco di Falcinelli (bruciato nettamente Albiol) e pari Sassuolo (41’). Ma l’1-1 resiste ben poco (44’): angolo Callejon, Consigli esce male in mischia e viene beffato. Pochi secondi dopo, il portiere degli emiliani si riscatta negando il tris proprio allo spagnolo (45’).

Si riparte con il Napoli deciso a mettere in ghiacciaia il risultato. Detto e fatto. Consigli dice no ad Hamsik (49’) e Insigne (53’), ma nulla può sul facile-tap in di Mertens (di coscia) servito da una perfetta sponda aerea di Albiol (54’). Il Sassuolo però resta sul pezzo e al 65’ si vede prima assegnare e poi togliere un rigore da Pairetto per un fallo di Chiriches su Falcinelli. Il Var dice infatti che l’intervento del romeno inizia fuori area: decisione giusta. Un giro di lancette e gli ospiti litigano ancora con la sfortuna: sull’ennesimo traversone di Politano, si stampa su palo il colpo di testa di Cassata (67’). L’ultima emozione è un beffardo colpo di biliardo di Zielinski, che centra di sinistro un incredibile doppio palo (86’). Fa festa il Napoli, con merito, anche se al San Paolo non è stata propriamente una passeggiata.

Sampdoria-Chievo 4-1 - Si rialzano i rossoblù dopo la battuta d’arresto in casa dell’Inter, altro ko per i gialloblù di Verona dopo quello interno col Milan. Entrambe le formazioni con il 4-3-1-2. Per Giampaolo (in porta torna Viviano), è Caprari a sostenere la coppia d'attacco Zapata-Quagliarella; tra gli uomini di Maran manca lo squalificato Hatemaj, sostituito da Bastien a centrocampo, in avanti Birsa dietro le punte Meggiorini e Inglese.

Dopo un avvio di studio, il match decolla d’improvviso. Passa la Samp. Grazie a un rimpallo, Quagliarella trova Linetty per la stoccata vincente sotto la traversa (20’). Reazione Chievo: Cacciatore, ex blucerchiato, insacca di testa su calcio d’angolo da destra di Birsa (24’). Nuovo vantaggio doriano con un capolavoro balistico di Torreira: punizione centrale dai trenta metri, Sorrentino sottovaluta il pericolo e mette un solo uomo in barriera, ma lo spagnolo scaglia una cannonata stile Roberto Carlos che si infila sotto la traversa (26’). Prima dell’intervallo, il tris doriano: Caprari manda Quagliarella sulla destra, sul cross basso si avventa Zapata che insacca da due passi (44’). Nella ripresa, l’allenatore clivense Maran viene espulso per aver protestato per l’ammonizione a Cacciatore (72’). Nel finale, Torreira firma la sua doppietta con un gran destro al volo, favorito da un velo di Ferrari, cosa che induce Doveri a consultare il Var, che convalida la rete (85’). Sampdoria a 20 punti, Chievo fermo a 15 con l’Atalanta.

Crotone-Fiorentina 2-1 - Dopo la sconfitta di Roma, prezioso successo dei rossoblù a spese di una delle belle realtà del campionato, che veniva dal 3-0 al Torino. Nicola schiera il 4-4-2: Nalini, Mandragora, Barberis e Stoian a centrocampo e la coppia Budimir-Trotta in avanti. Pioli risponde con il 4-3-3: a centrocampo Benassi, Badelj e Veretout e di punta il tridente formato da Chiesa, Simeone ed Eysseric. Poco dopo il quarto d’ora, micidiale uno-due dei rossoblù: Trotta lavora un buon pallone sulla sinistra, sul suo traversone basso Budimir in mezzo a tre avversari trova il tempo per il tocco delicato che beffa Sportiello (17’). La Fiorentina accusa il colpo e Astori si fa rubare palla da Trotta, che si invola in porta e di sinistro non dà scampo al portiere viola (19’). Prima del riposo, i viola rientrano in partita: Laurini apre sulla destra per Chiesa che centra per il destro vincente di Benassi, terza rete in otto giorni (44’). Nel secondo tempo, Fiorentina sfortunata: un tiro da lontano di Chiesa si infrange sulla traversa di Cordaz. Crotone sest’ultimo a 9 punti, Fiorentina settima a 16, appaiata col Milan.

Udinese-Atalanta 2-1 - I friulani danno continuità alla vittoria in casa del Sassuolo, brusco stop per gli orobici (in tenuta verde) dopo il 3-0 al Verona. Delneri cambia volto all'attacco, inserendo De Paul, Maxi Lopez e Ingelsson al posto di Matos, Perica e Lasagna. Gasperini accusa il forfait di Gomez, in avanti al posto del Papu c’è Kurtić a far coppia con Petagna che riprende il posto da titolare sostituendo Cornelius.

Gli ospiti passano subito prima della mezz’ora: Toloi mette un filtrante per Kurtić che con un destro incrociato in diagonale fa secco Beriha (29’). Il pareggio dei padroni di casa arriva al primo minuto di recupero del primo tempo, con un rigore di De Paul (fallo di mano di Spinazzola su cross dello stesso argentino). Nella ripresa il sorpasso dei bianconeri con un gran sinistro dal limite di Barak, dopo una bella difesa della palla (68’). Nel finale, Bizzarri salva l’Udinese, respingendo un rigore di Cristante, concesso da Rocchi per fallo di Maxi Lopez sullo stesso centrocampista atalantino (85’). Sul corner, Caldara insacca da un metro dopo spizzata di Castagne, ma l’arbitro, dopo consulto col Var, annulla per fuorigioco del difensore atalantino.

Spal-Genoa 1-0 - Nei primi 45’, gara abbastanza bloccata e avara di emozioni. Le uniche arrivano pochi secondi dopo il fischio d’inizio: Perin devia in angolo un sinistro di Antenucci (1’), al 4’ doppia paratona di Gomis che nega il gol prima a Lapadula (testa) e poi a Rigoni (destro). Al 35’ sfila a lato una conclusione di Laxalt. Padroni di casa più intraprendenti nella ripresa e i frutti si vedono subito: Paloschi non controlla un lancio di Felipe, il pallone finisce sui piedi di Antenucci che da fuori supera Perin (56’). Minaccioso anche Viviani su punizione (68’): il n.1 rossoblù risponde presente. Non c’è la reazione del Grifone, che prova a riversarsi in avanti ma senza costruire nulla di importante. Per la squadra di Semplici, che torna al successo dopo due mesi di digiuno, tre punti di platino in chiave salvezza. Vacilla invece la panchina di Juric: la classifica del Genoa, penultimo con soli 6 punti, mette paura.

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