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Cesare Battisti condannato in Italia a 4 ergastoli arrestato in Brasile mentre cercava di fuggire in Bolivia

Brasile, 5 Ott 2017 - Cesare Battisti, l'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo condannato a 4 ergastoli per altrettanti omicidi in Italia, è stato arrestato dalla Polícia Rodoviária Federal, la polizia stradale federale brasiliana, nella città di confine di Corumbà, mentre cercava di lasciare il Brasile per raggiungere la Bolivia.

Dalle prime informazioni sembra che la scelta di lasciare il Brasile sarebbe legata al fatto che il governo brasiliano stava decidendo di estradare Battisti per i crimini commessi negli Anni '70, gli anni di piombo in Italia.

Il presidente brasiliano Michel Temer si era espresso recentemente a favore dell'estrazione in Italia e il 27 settembre Battisti aveva presentato ricorso al Tribunale Supremo.

Secondo il quotidiano "O Globo" la polizia stradale di Corrumba ha inizialmente avvicinato Battisti, che agli agenti ha detto di essere nella regione di frontiera con la Bolivia perché stava andando a pescare nelle vicinanze, ma sempre in territorio brasiliano. A quel punto Battisti è stato lasciato andare ma è stato seguito e poi fermato quando - sostengono gli agenti - ha cercato di attraversare il confine con la Bolivia.

Al momento dell'arresto Battisti aveva con sé 5.000 dollari e 2.000 euro.

Il ricercato attisti è in stato di fermo ma deve ancora comparire davanti ad un giudice che potrà confermare l'arresto o anche rilasciarlo.

Non appena saputo dell'arresto il suo legale ha presentato un ricorso alla Corte Federale Suprema per ottenerne il rilascio. "Non ci sono le motivazioni per l'arresto", ha detto Igor Santana.

Nel 2010 era stato - con una scelta esclusivamente politica - l'allora presidente Inacio Lula da Silva a sovvertire la scelta sempre del Tribunale Supremo che aveva concesso l'estradizione di Battisti. Lula aveva deciso di concedergli l'asilo politico.

L'ex terrorista si era rifugiato in Brasile nel 2007 dopo essere scappato dalla Francia, dove per oltre 30 anni era vissuto liberamente grazie alla 'dottrina Mitterrand' di accoglienza verso le persone ritenute rifugiati politici. L'arrivo all'Eliseo di Nicolas Sarkozy aveva cambiato il regime di condiscendenza con cui l'allora presidente socialista aveva accolto diversi terroristi italiani.

Il 25 settembre l'Italia aveva presentato una nuova istanza per rivedere la decisione dell'ex presidente Lula che aveva concesso l'asilo politico a Battisti.

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