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Comune di Cagliari intitola una piazza alle 140 vittime del disastro del Moby Prince

Cagliari, 7 Apr 2017 - Nell'incidente del 10 aprile 1991 tra le 140 persone che persero la vita 26 erano sarde. Il sindaco Massimo Zedda: “Un'iniziativa che tende a sensibilizzare le persone verso il ricordo di quell'incidente, ma anche verso la ricerca della verità”.

La comunità cittadina di Cagliari si è stretta al ricordo delle 140 vittime (tra loro anche 26 sardi) dell'incidente al traghetto Moby Prince, avvenuto ventisei anni fa, esattamente la sera del 10 aprile 1991. E, su impulso dell'Associazione “10 Aprile”, alla loro memoria l’Amministrazione comunale stamattina ha intitolato la piazza antistante la Capitaneria di Porto, tra la via Roma e piazza Deffenu.
Cagliari è la prima città italiana ad intitolare uno spazio ai 140 della Moby Prince. “Anche questa è un'iniziativa che tende a sensibilizzare le persone verso il ricordo di quell'incidente, ma anche verso la ricerca della verità. Non è un caso che l'Amministrazione comunale abbia scelto questa piazza, vicina al Porto e davanti al mare così da collegare simbolicamente ma anche fisicamente la comunità al luogo in cui è avvenuta la tragedia”, ha detto il sindaco Massimo Zedda prima di raggiungere l'aula del Consiglio regionale dove alle 11 ha luogo l'incontro “Moby Prince: a 26 anni dalla tragedia”, segno di un evidente cambiamento di  atteggiamento delle Istituzioni, già palese a livello nazionale con la costituzione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta in Senato nel luglio 2015.
Alla cerimonia di intitolazione della piazza hanno partecipato, commossi, anche diversi familiari delle vittime. Ma, tra numerosi rappresentanti delle istituzioni, erano presenti i tre senatori sardi della Commissione d’Inchiesta, Silvio Lai, Emilio Floris e Luciano Uras.
Quella di oggi è la giornata della memoria – ha detto Luchino Chessa, presidente dell'Associazione 10 Aprile – per ricordare i nostri cari che sono morti quella notte in maniera atroce. Una piazza piccola, ma che, pur immersa nel rumore del traffico, sa dare tranquillità”, come quella che meritano le 140 vittime dell'incidente del Moby Prince e i loro superstiti.

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