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La Traviata al Teatro lirico di Cagliari: un classico che non delude mai

 

 Cagliari, 11 Ago 2016 - La Traviata, opera in tre atti del maestro Giuseppe Verdi (1813-1901), costituisce uno dei classici della lirica non solo italiana ma mondiale.

Il Teatro Lirico di Cagliari non ha potuto dunque esimersi dal riproporre una delle opere di maggior successo del compositore parmigiano. Infatti, dopo averla già allestita nel novembre 2014, ha deciso di consentire al pubblico cagliaritano di godere ancora una volta di tale capolavoro, inserendolo all’interno della proposte della stagione lirica e del balletto 2016.

La risposta del pubblico ha pienamente soddisfatto questa scelta, invero gli spettacoli susseguitesi dall’8 luglio al 13 agosto sono stati caratterizzati da un ottimo afflusso di spettatori.

traviata di giuseppe verdiAl raggiungimento di questo risultato hanno senz’altro contribuito la regia di  Karl-Ernst e Ursel HerrmannJoël Lauwers, assistiti da Robert Brasseur, direttore del settore luci, e dai coreografi Wolfgang Enck e Luigia Frattaroli. Gli stessi hanno allestito uno spettacolo il più possibile fedele a quello originario, connotato da scenografie e costumi ricercati e finemente realizzati e da un’ottima direzione degli interpreti. Tali elementi hanno consentito al pubblico di immedesimarsi nei vari personaggi e tornare per una sera nella Parigi mondana dell’800.

Il maestro sudafricano Gérard Korsten ha, a sua volta, contribuito al raggiungimento di tale risultato dirigendo l’orchestra e il coro in una maniera sublime e capace di incantare il pubblico. Ha avuto modo di esprimere la sua abilità specie in occasione dei due brani del primo atto “Libiamo ne lieti calici” e “Si ridesta in ciel l’aurora”, riprodotti in maniera così coinvolgente da consentire agli spettatori di lasciarsi trasportare tra le note della composizione.

Altre scelta efficace è stata quella di alternare gli interpreti principali nel corso delle diverse rappresentazioni. Si segnalano tra questi Maria Teresa Leva nel ruolo di Violetta (13, 27, 30 luglio - 6, 13 agosto) e Sergio Vitale, nel ruolo del padre di Alfredo Germont (9, 15, 30 luglio - 6, 13 agosto), i quali hanno ricevuto un significativo riconoscimento da parte del pubblico per la loro performance. Viene in particolare in rilievo la loro capacità di esprimere alla perfezione le proprie doti canore, nella qualità rispettivamente di Soprano e Baritono, nonché la grande abilità di tenere la scena e calamitare l’attenzione degli spettatori su di sé.

Meno felice è stata la scelta di affiancare ad una Violetta così calamitante Emanuele D’Aguanno, nel ruolo di Alfredo Germont (9, 13, 15, 20, 30 luglio - 10, 13 agosto), tenore abile ma non in grado di incantare gli spettatori e di reggere il confronto con la protagonista Violetta.

Gli interpreti sardi hanno a loro volta dato un contributo significativo al successo della rappresentazione, attestando l’alto livello degli insegnamenti offerti dal Conservatorio di Cagliari. Spiccano in tal senso Vittoria Lai, nel ruolo di Annina ed Enrico Zara, nel ruolo di Gastone, capaci di lasciare un segno nel complesso della rappresentazione pur rivestendo ruoli di tipo secondario.

Stanti tali elementi si può ritenere che l’allestimento realizzato dal Teatro Lirico di Cagliari è stato in grado di soddisfare pienamente appassionati e non dell’opera e della lirica. Inoltre la capacità di attrarre ancora il pubblico, specie in un periodo feriale quale è quello prossimo al ferragosto, è soprattutto merito di un’opera che costituisce un classico che per l’appunto non delude mai.

G. S.

 

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