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Lavoro, la giunta istituisce il fondo social impact investing: 8 mln per iniziative economiche con ricadute sociali

Cagliari, 2 febbraio 2016 – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura, ha costituito con una delibera il Fondo Social Impact Investing, innovativo strumento di ingegneria finanziaria attraverso cui verranno sostenuti interventi pilota di attività imprenditoriali che abbiano ricadute positive di impatto sociale ed occupazionale misurabili. Tali impatti sociali positivi saranno infatti sottoposti a verifica, al fine di assicurare trasparenza e accountability nella gestione dello strumento finanziario.

Lo strumento, contemplato nel pacchetto di misure previsto dalla delibera “Priorità Lavoro”, approvata dall’esecutivo regionale nello scorso giugno, rappresenta una novità assoluta per la Sardegna e avrà una dotazione iniziale di otto milioni di euro (sei provenienti dall’Asse II “Inclusione Sociale” del PO FSE 2014-20 e due dall’Asse III “Competitività del sistema produttivo del PO FESR 2014-20).
Il fondo SII interverrà erogando prestiti, capitale di rischio o emissione di bond in favore di progetti tesi alla creazione di impatti sociali positivi. Ad esempio potrà sostenere progetti riguardanti l’integrazione e l’inclusione di lavoratori espulsi da comparti produttivi (alluminio, chimica, tessile, ecc.), interventi di politica attiva destinati ai giovani tra i 15 e i 20 anni con difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro e a rischio di l’esclusione sociale nonché interventi di inclusione attiva di detenuti ed ex detenuti, attraverso attività di formazione e orientamento che possano agevolare un reinserimento nel mercato del lavoro. Potranno inoltre essere sostenuti interventi a favore dell’ambiente e della valorizzazione del patrimonio culturale.
Il Fondo SII supera la logica del “fondo perduto”: i soggetti privati si impegnano, infatti, a restituire i finanziamenti ricevuti per dar vita alle proprie iniziative in una logica di compartecipazione finanziaria degli investitori privati. La logica è quella dei fondi rotativi, che si autorigenerano attraverso il rientro dei finanziamenti erogati. A questa caratteristica si affianca, per gli investitori privati, la possibilità di contemplare un sistema di remunerazione in funzione dei risultati raggiunti, grazie al risparmio derivante dalla scelta di attivazione del Fondo SII rispetto a strumenti alternativi, come ad esempio politiche passive, più costosi e non in grado di rigenerarsi attraverso il rientro delle risorse erogate.
A gestire il Fondo Social Impact Investing sarà Sfirs Spa, la finanziaria della Regione Sardegna che opererà sulla base di un Accordo di prossima attuazione, in cui saranno disciplinati gli aspetti più tecnici e procedimentali del funzionamento dello strumento finanziario.
Il Fondo Social Impact Investing è realizzato in conformità alle normative europee e in particolare alla Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni “Investire nel settore sociale a favore della crescita e della coesione, in particolare attuando il Fondo Sociale Europeo nel  periodo 2014-20” del 20 febbraio del 2013. Red