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Costruzioni – Una “casa” per l’edilizia artigiana che “si risveglia” – Il rilancio della Cassa Artigiana dell’Edilizia a tutela di 14mila imprese edili artigiane e oltre 22mila addetti della Sardegna.

Cagliari, 19 Nov 2015 - Oltre 14mila imprese edili artigiane e circa 23mila addetti in tutta la Sardegna, ovvero i 2/3 delle aziende di tutto il comparto isolano delle costruzioni.

Sono questi i numeri dell’edilizia artigiana che in Sardegna ha necessità di risvegliarsi da anni di tremenda crisi, e su cui punta la Cassa Artigiana dell’Edilizia della Sardegna (CAES), rilanciata dall’accordo tra Confartigianato Edilizia e i sindacati Cgil-Cisl-Uil.

L’ente bilaterale delle costruzioni, unica Cassa Edile Artigiana operante in Sardegna, si rivolge alle imprese artigiane rilasciando il fondamentale durc on-line, soddisfacendo le necessità legate ai dipendenti garantendo, per esempio, gli assegni di anzianità professionale edile, fornendo gratuitamente i dispositivi di protezione individuale, ma anche i contribuiti per interventi sanitari, malattia e infortuni, o i premi matrimoniali, gli assegni per l’istruzione dei figli e le borse di studio.

“Il rilancio della Caes segna una vera e propria rivoluzione per il sistema delle costruzioni della Sardegna – sottolinea Maria Carmela Folchetti, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – in quanto le piccole imprese del settore potranno fruire di servizi e prestazioni quasi “su misura”, studiati sulle necessità delle piccole imprese”. “L’intesa è ancora più importante – continua la Presidente – considerando che per l’edilizia sarda non si tratta di un momento semplice e di come vi sia la necessità di costruire un clima positivo tra le parti sociali, mettendosi al servizio di imprese e lavoratori per individuare azioni, iniziative e prestazioni sempre più efficaci, efficienti ed innovative”.

Con l’accordo, nella Cassa Artigiana dell’Edilizia, continueranno a valorizzarsi le esperienze positive finora sperimentate, fornendo un servizio adeguato ai soci, e incrementando il contrasto al lavoro nero o irregolare, al fine di sradicare dal settore edile le “male erbe” che, specie in una difficile fase di crisi come quella attuale, creano concorrenza sleale e sottraggono linfa vitale alle imprese vere e in regola con le normative vigenti.

“La Caes è riconosciuta come elemento di garanzia dell'applicazione del CCNL del settore edile artigiano e della piccola impresa – ha continuato la Folchetti – e si è qualificata come ente bilaterale di assicurazione in tema di appalti pubblici insieme a INPS e INAIL, garantendo quindi il committente sulla piena correttezza contributiva dell'impresa edile associata, avendo l’autorizzazione a rilasciare il DURC”.

Per Confartigianato negli ultimi 10 anni il comparto delle costruzioni si è trasformato rapidamente e in maniera disordinata: “In questo contesto così mutevole – ha concluso la Presidente – il sistema bilaterale edile della CAES rappresenta lo strumento strategico per il rilancio di questa “nuova edilizia” e per l’attuazione di innovative politiche del lavoro, che possano rispondere alle nuove esigenze delle imprese e dei lavoratori”.

I numeri della Sardegna di fine settembre di quest’anno, elaborati dall’Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato secondo i dati UnionCamere e Ministero del Lavoro, raccontano di 22.886 imprese edili in Sardegna, di cui ben 13.902 artigiane (il 60,7%). Di queste ultime 5.206 sono in provincia di Sassari, 4.689 in quella di Cagliari, 2.741 a Nuoro e 1.266 a Oristano.

Le notizie non buone sono rappresentate ancora dal calo registrato tra il 2014 e il 2015: -3,6%.

 

Imprese nell’edilizia in Sardegna a settembre 2015

  Imprese 2015 Imprese Artigiane 2015 Incidente imprese artigiane Occupati in imprese edili artigiane 2015
Cagliari 8.644 4.689 54,2% 6.784
Nuoro 3.708 2.741 73,9% 4.304
Oristano 1.654 1.266 76,5% 2.400
Sassari 8.880 5.206 58,6% 8.973
SARDEGNA 22.886 13.902 60,7% 22.461