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Attività dei carabinieri della compagnia di Oristano: un arresto per atti persecutori, e quattro denunce in s.l. per ricettazione” e “porto abusivo di oggetti atti ad offendere e due donne per truffe on-line.

Oristano, 24 Ott 2015 - I carabinieri della compagnia di Oristano, in quattro “distinte” indagini a San Vero Milis, hanno tratto in arresto su Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale del campidano, che ha concordato pienamente con le risultanze investigative raccolte dagli investigatori della Stazione cc del paese, P.A., di 72 anni, pensionato, di San Vero Milis, perché accusato di per “atti persecutori” nei confronti della moglie.

L’uomo già sottoposto al divieto di dimora nel Comune di San Vero Milis, ha più volte violato tale imposizione di legge, tanto da essere segnalato e denunciato nuovamente dagli uomini dell’Arma che ne hanno richiesto l’emissione dell’ordinanza cautelare.
L’anziano, quindi, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato e rinchiuso presso la Casa Circondariale di Oristano a disposizione dell’A.G. mandante.

Invece, i carabinieri della Stazione di Milis in collaborazione con i colleghi del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Oristano, hanno proceduto a denunciare in stato di libertà per i reati di “ricettazione” e “porto abusivo di oggetti atti ad offendere”, S.G. di 38 anni, di  Bauladu e F.D.A., di 35 anni, entrambi noti agli inquirenti, poiché il 20 settembre 2015 sono stati sorpresi da un equipaggio radiomobile, a Bauladu, zona artigianale, mentre muniti di coltello di grosse dimensioni, tipo da “macellaio”, erano intenti a sezionare la carcassa di un bovino, deceduto in seguito a un incidente stradale e comunque rivelatosi, dagli accertamenti successivi, provento di furto compiuto ai danni di un allevatore di Paulilatino il giorno 19 settembre 2015.

Inoltre i militari della Stazione cc di Milis, hanno deferito in stato di libertà per il reato di “truffa” V.V., 30 anni, residente a Viareggio, la quale tramite sito web “Subito.It”, ha posto in vendita una consolle per giochi elettronici, mai consegnata, nonostante il pagamento del corrispettivo di 280 euro da parte di un 46enne del luogo che, resosi conto della truffa ha presentato querela presso la Stazione Carabinieri.

Infine, i carabinieri della Stazione di Riola Sardo, hanno deferito in stato di libertà per il reato di “truffa” S.E., di 39 anni, casalinga di Calcinate in provincia di Bergamo, la quale tramite sito web “Subito.It”, aveva messo in vendita una piscina fuori-terra del valore di 170 euro mai consegnata nonostante il pagamento del corrispettivo da parte del querelante.

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