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La Grecia torna sul mercato dei bond dopo 4 anni di recessione

Quattro anni di recessione e due salvataggi, senza contare la più grande ristrutturazione del debito di uno stato sovrano nella storia del capitalismo: la Grecia si riaffaccia per la prima volta sul mercato obbligazionario a medio e lungo termine. E lo fa con titoli a 5 anni. E con investitori, fino a ieri in fuga da Atene, pronti a fare la fila e a scordarsi delle perdite inflitte ai creditori dai 'bailout' passati, grazie alla mano invisibile della Bce che ha fatto crollare i rendimenti dell'Europa mediterranea. Secondo le indiscrezioni, Atene collocherà infatti fra i due e i 2,5 miliardi di debito a cinque anni, con un rendimento di appena il 5%, una cifra comunque appetitosa per gli investitori affamati di un buon ritorno per i loro soldi di fronte allo 0,6% tedesco.

Che il debito greco sia tornato in voga lo dimostra il calo del decennale, oggi con rendimento sotto il 6% per la prima volta dall'inizio del tracollo, maggio 2010. Una cifra bassa, molto bassa, quella prospettata per il quinquennale greco, se invece si guarda allo scenario globale e si considera il 170% del rapporto debito/Pil che pesa come piombo sulle ali di Atene. Ma l'80% di quel debito è in mano ai governi europei: Atene non dovrà iniziare a ripagarlo fino almeno al 2022, a tassi bassi (2%) e con la possibilità di rivedere i termini favorevolmente.

La Grecia ha fortemente migliorato la propria posizione di bilancio. E poi c'è l'effetto-Bce, con la promessa di intervento "a qualsiasi costo" a tutela dell'euro fatta da Draghi quasi due anni fa, e la prospettiva di acquisti massicci di titoli di Stato, attraverso il 'quantitative easing', se la deflazione (che già morde la Grecia) dovesse affacciarsi sullo scenario dell'intera Eurozona. Tempi eccezionali, con un debito elevatissimo su scala mondiale che ha costretto le banche centrali a riversare una liquidità senza precedenti sui mercati abbattendo i rendimenti un po' ovunque, e spingendo gli investitori - sempre secondo le indiscrezioni - a prenotarsi qualcosa come 11 miliardi di debito greco. L'80% del debito greco, i mercati lo sanno, è in mano alle autorità. Ma aiutano anche l'integrazione sempre più forte con l'Europa, ora anche sul fronte bancario, e i progressi fatti da Atene, attesa in crescita quest'anno. E dunque la domanda ci sarà domani, visto che il bond greco promette un sostanzioso premio rispetto al 2,6% offerto dai decennali greci e al 4,3% della 'carta' con rating analogo alla singola 'B' della Grecia.

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