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Letta: “Il Kuwait investirà 500 milioni nell’industria italiana”

Ultima tappa del tour nei paesi del Golfo per il premier Enrico Letta che oggi era a Kuwait City dove ha incontrato l’Emiro, S.A. Sceicco Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah, ed il Primo Ministro, S.A. Sceicco Jaber Al-Mubarak Al-Hamad Al-Sabah. “La mia azione all'estero – ha detto il premier italiano - è politica interna”. "Sento molti ragionamenti, - ha continuato Letta - tra politica interna e politica estera: questa è politica interna, economica, industriale. Il paese oggi è il mondo, non si ferma ai confini nazionali". Gli accordi sottoscritti nel Golfo, ha spiegato il premier, "serviranno alle imprese italiane a essere più forti: sono la migliore risposta al disfattismo imperante del nostro paese. Fuori dall'Italia credono in noi"

“Torno a Roma dopo questi giorni nel Golfo ancora più determinato nella convinzione che la strada intrapresa per fare ripartire il nostro paese sia quella giusta – ha commentato Letta -: ne parlerò nelle discussioni che avremo con gli alleati, dentro il Pd e i nostri partiti".

Il fondo Kia, uno dei primi fondi sovrani al mondo, investirà 500 milioni di euro nel Fondo strategico italiano (Fsi) e quindi, attraverso questo, nelle aziende italiane, ha annunciato il premier. L’investimento sarà fatto tramite una società comune a governance italiana. La firma dell'accordo è prevista per marzo. Kia deterrà il 20% mentre il Fsi deterrà l'80% della società. "Oggi è stato finalizzato un importante accordo con il Kuwait - ha detto Letta -. Il Fondo strategico del Kuwait (Kia), che è il più antico dei fondi sovrani, ha deciso di investire sull'Italia 500 milioni di euro messi subito tutti d'un colpo, denaro contante, per capitalizzare il Fondo strategico italiano della Cassa depositi e prestiti. Le risorse saranno gestite dal nostro Fondo strategico per rilanciare le imprese italiane".

“Gli investimenti che giungono in questi giorni dai paesi del Golfo, in ultimo i 500 milioni di euro che il fondo sovrano kuwaitiano investirà in Cdp e in Italia sono la migliore risposta al disfattismo imperante nel nostro Paese”, ha sottolineato con soddisfazione Letta. "E' una notizia che ci aspettavamo e siamo felici di riuscire a dare. Dimostra che l'Italia è un paese affidabile, il Kuwait ha creduto nella stabilità e nella fiducia verso il nostro Paese. Sono tanti soldi per superare anche i problemi di credit crunch". Si tratta della "migliore risposta al disfattismo imperante nel nostro paese. Fuori dall'Italia credono in noi e lavorando i risultati si raggiungono. Sono fondi che creeranno lavoro. Parlano i fatti e non i discorsi".
"Spero che Confindustria accolga quello che è successo in questi giorni" nella missione nel Golfo e "dia segnali di fiducia e non solo di disfattismo", ha detto Letta rispondendo a distanza al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi che aveva spento l’entusiasmo del premier dicendo: “Le previsioni sulla crescita economica non consentono ottimismo”.

"Penso sia giusto che Bruxelles frusti paesi, e anche l'Italia, su questi temi: corruzione e legalità. Lavoreremo e nei prossimi giorni vedrete delle novità. Ne parleremo a Roma, é un dossier su cui abbiamo da tempo riflessioni e lavoro pronto”, ha detto il premier a proposito del richiamo della Commissione Ue sulla corruzione in Italia. "Torno a casa col sorriso sulle labbra" "Torno a casa col sorriso sulle labbra, ovviamente stanco, ma veramente col sorriso sulle labbra perché qui, nel polmone finanziario del mondo, ho colto segnali positivi, convinti che la strada sia quella giusta. Di questo parleremo quando torneremo in Patria" ha concluso Letta dicendo che l'accordo con il fondo kuwaitiano è "il colpo finale" del suo tour di 3 giorni nei paesi del Golfo.