"Si è chiusa una stagione politica di 20 anni. Si è chiusa in modo politico con un confronto molto forte. Berlusconi ha cercato di far cadere il governo e non ci è riuscito perche il Parlamento in sintonia con il Paese ha voluto che si continuasse. Ho preso un rischio perché non ho accettato mediazioni". Il presidente del Consiglio fa il punto dopo le forti tensioni politiche delle scorse settimane che si sono risolte mercoledì scorso con la fiducia del Parlamento al Governo.
Per il premier con mercoledì si è chiuso un capitolo politico ma chiede al Pdl uno sforzo ulteriore: "Non si ricomincia con la tarantella, la pagina è stata voltata in modo definitivo. Sono rispettoso del travaglio del pdl, Alfano ha affermato una leadership forte e marcata: è stato sfidato e ha vinto. Ora trovino modi e forme perché quello che è accaduto non accada più" ."Ho accettato le dimissioni del sottosegretario Biancofiore perché dopo che i ministri le avevano ritirate lei le ha mantenute. Quindi le ho accettate per far capire che sono cambiate le cose", ha proseguito Letta.
Poi il presidente del Consiglio assicura: "Nel 2014 i lavoratori italiani avranno un beneficio in busta paga. Ne discuteremo con le parti sociali e ci saranno vantaggi anche per le imprese. La legge di stabilità avrà come cuore la riduzione del cuneo fiscale".
"Nelle prossime settimane, nei prossimi mesi presenteremo una legge di stabilità e lavoreremo a mettere ordine nelle aliquote dell'Iva. Lo faremo tenendo conto dei problemi della finanza pubblica", ha giunto Letta
"Se entro l'autunno non avremo completato il percorso parlamentare della riforma del finanziamento dei partiti io metto a disposizione lo strumento del decreto legge". Come data limite il premier mette il 21 dicembre, giorno della fine dell'autunno.
Il presidente del Consiglio elenca poi i punti cardine per la crescita dell'Italia: "Riduzione della spesa pubblica, dismissioni del patrimonio pubblico, recupero dell'evasione fiscale ma anche far rientrare i soldi che stanno in Svizzera e bisogna far un buon lavoro perché quei soldi paghino il nostro welfare".
Letta si dice infine sicuro: "Sono ottimista perché so che alla fine dell'anno avremo il segno più sulla crescita ed il prossimo lo stesso. Non solo può, ma deve esserlo".
Alfano risponde a Letta e Epifani: non accettiamo ingerenze
"Non accettiamo e non accetteremo ingerenze nel libero confronto del nostro Movimento politico! E questo vale anche per il presidente del Consiglio e per il segretario del Partito democratico". Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano.
"Dentro questo governo - sostiene Alfano - noi stiamo per difendere le nostre idee e i nostri programmi in primo luogo su tasse e giustizia e difendiamo così tutti i cittadini, Le imprese, le famiglie e i giovani. Così è stato e così continuerà ad essere!".
"Non saranno i nostri avversari a determinare la chiusura del ciclo politico di Berlusconi in quanto il popolo, ancora oggi, individua in lui il leader di un grande partito e il leader di una coalizione che può ancora vincere". Così Angelino Alfano replica a Enrico Letta. "Noi siamo il centrodestra italiano, alternativi per l'oggi e per il domani alla sinistra. E se una collaborazione c'è oggi è perché nessuno ha vinto pienamente le elezioni e Silvio Berlusconi ha intuito per primo l'importanza di una grande coalizione".
"Stiamo lavorando, ciascuno secondo il proprio modo, per l'unità del partito e quello è per tutti noi l'obiettivo strategico". Così il segretario del Pdl Angelino Alfano. "Stiamo perseguendo l'unità - sottolinea - nella convinzione che non saranno i nostri avversari a determinare la chiusura del ciclo politico di Berlusconi in quanto il popolo, ancora oggi, individua in lui il leader di un grande partito e il leader di una coalizione che può ancora vincere".