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Bonanni: Privatizzazione Telecom, una rapina da manuale.

"Di fatto è una svendita, ma non poteva che andare a finire così. C'è stato un inizio di liberalizzazioni e privatizzazioni da manuale, da manuale di rapina". Così il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, commentando il rafforzamento di Telefonica in Telco, la holding di controllo di Telecom.
A margine di un convegno del sindacato europeo, Bonanni ha poi manifestato preoccupazioni per il fronte occupazionale: "Certamente un accorpamento di questo tipo comporta piani industriali che potranno falcidiare i posti di lavoro". Dunque "il governo deve rendere conto di questo. Letta ha detto che è un fatto di un'azienda privata, ma è privata per modo di dire. La rete - ha concluso Bonanni - deve essere in mano pubblica. È un interesse pubblico notevole e non c'è un grande paese nel mondo che perde le tlc".

"Lo scorporo della rete è una scelta politica e siamo molto pessimisti sul futuro delle grandi imprese del paese", ha dichiarato il numero uno della Uil, Luigi Angeletti, a margine della conferenza dei sindacati delle capitali europee in Campidoglio.

"Ho la certezza -ha proseguito Angeletti- che con Telecom nei prossimi anni si farà una riduzione dei costi del lavoro". Secondo Angeletti, per recuperare competitività, il paese ha molta strada da fare, a partire dal suo interno e "dal far funzionare in modo nuovo la pubblica amministrazione".
Luigi Zingales, consigliere di Telecom Italia, critica, a nome di tutti gli amministratori indipendenti, l'operazione con cui Telefonica ha acquisito il controllo di Telco, la holding che detiene il 22,4% di Telecom.

Un'operazione in totale conflitto di interessi e che non  tutela le minoranze. "Gli amministratori indipendenti di Telecom Italia lamentano che, ancora una volta, la partecipazione di maggioranza relativa di Telecom venga trasferita a sostanziale vantaggio di pochi, senza alcuna considerazione per la maggioranza degli azionisti", scrive Zingales.

"E' con disappunto che osservano come l'ordinamento italiano non contempli strumenti di tutela della maggioranza degli azionisti, quando pacchetti in grado di conferire il controllo di fatto finiscono nelle mani di azionisti in conflitto con l'interesse sociale. E' questo il caso di Telefonica, un concorrente diretto di Telecom Italia in Argentina e Brasile, che rischia di forzare Telecom Italia alla dismissione di asset preziosi per il rilancio della società".