I temi dell'immigrazione tengono banco domani pomeriggio (venerdì 20) a Villacidro in una tavola rotonda in programma alle 17.30 al Mulino Cadoni, nell'ambito delle iniziative culturali che fanno da cornice al Premio Dessì, il concorso letterario intitolato all'autore di "Paese d'ombre", che domenica conoscerà e incoronerà i vincitori della sua ventottesima edizione.
Partecipano a "Hodie limes imperii" (così si intitola l'incontro) lo scrittore algerino (ma dal 1995 trapiantato in Italia) Amara Lakhous, la responsabile del Servizio Promozione della Salute - Area Medicina delle Migrazioni dell'ASL 8 di Cagliari Silvana Tilocca, e due docenti della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Cagliari: Patrizia Manduchi, professore associato di Storia dei Paesi islamici, e Gianfranco Bottazzi, professore ordinario di Sociologia dei processi economici e del lavoro. Coordina lo scrittore Paolo Maccioni.
Due appuntamenti teatrali completano il palinsesto della giornata di domani (venerdì 20): in mattinata, alle 10 al Mulino Cadoni, si replica per i più giovani lo spettacolo "Pulcinella al confino in Sardegna", una coproduzione firmata dalle compagnie Il Crogiuolo e Teatro del Sottosuolo. La piéce, scritta da Rita Atzeri (che ne cura la messa in scena insieme a Daniele Pettinau), vede in scena Luca Gasole (Pulcinella), Daniela Collu (Colombina – Servo di scena – Cumponidori), Alessandra Leo (Maresciallo – Mammuthones) e Alessia Marrocu (Coulette – servo di scena – Filonzana). Firma le musiche originali Ennio Atzeni.
In serata, invece, è la volta de "I passeri… Viaggio teatrale tra pagina e palcoscenico intorno a Giuseppe Dessì", esito scenico di un laboratorio curato dal Teatro del Segno per l'Università della Terza Età di Villacidro e basato sul romanzo dessiano pubblicato nel 1955, "I passeri". Si comincia alle 21.30 nel Salone di via Asproni, con ingresso gratuito.
Attivo da sei anni, Il gruppo teatrale dell'Università della terza Età di Villacidro, è guidato dal regista Stefano Ledda del Teatro del Segno di Cagliari ed è composto da sedici elementi diversi per età, esperienza socio culturale, professione. Ogni anno l'esperienza laboratoriale si conclude con un esito scenico che viene presentato al pubblico accompagnato dalle note del regista: stavolta l'attenzione si è focalizzata appunto sull'esperienza umana e letteraria di Giuseppe Dessì attraverso lo studio e la rivisitazione de "I Passeri".