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Calcio – Champions League

Napoli-Borussia Dortmund 2-1 - In un match valido per la prima giornata del Gruppo F, gli azzurri di Benitez hanno superato al San Paolo i vice-campioni in carica del Borussia Dortmund per 2-1. Una rete per tempo: vantaggio di testa di Higuain al 26', punizione da urlo di Insigne al 22' della ripresa. Nel finale, l'autorete di Zuniga. Il pronti e via dei tedeschi è aggressivo ma sono i padroni di casa a rendersi pericolosi al 13' con Insigne, che prova il destro a girare senza fortuna.

Subotic, al 16', si produce in un recupero su Higuain che vale un gol, Reina al 26' è provvidenziale nel dire no al sinistro di Lewandowski. Il Napoli pero' sale di intensita' e, al 29', trova il meritato vantaggio: Zuniga crossa in area dalla destra, Higuain stacca e il San Paoli va in estasi. L'allenatore dei tedeschi, Klopp, è espulso per proteste, il Dortmund prova a reagire ma non impensierisce mai seriamente Reina. La pioggia aumenta di intensita' e, nel recupero, il Borussia resta in dieci. Weidenfeller tocca con le mani per non farsi scavalcare da Higuain: rosso diretto e Napoli all'intervallo in superiorita' numerica. Napoli a caccia del raddoppio nella ripresa: al 16' Inler impegna Langerak e Hamsik si divora sotto porta il bis.

Che pero' arriva al 22' con una punizione magistrale di Insigne, che fa sbattere il pallone sotto la traversa e poi in rete. Aubameyang, al 25', coglie la traversa dalla distanza, Higuain al 27' spreca una bell'azione con un sinistro debole. Mertens entra ed è pericolo su punizione al 31', Aubameyang e Sahin impegnano Reina dalla distanza, Callejon per poco non colpisce in spaccata al 35'. A sfiorare davvero il tris è Pandev, che al 38' esalta l'istinto di Langerak ma a combinare la frittata, a 3' dal novantesimo, è Zuniga, che infila l'autogol con un tocco evitabile. Sessanta secondi dopo, Reina è super nel mettere in corner un'altra punizione di Reus. Il primo ottobre, secondo impegno in Champions in casa dell'Arsenal.

Milan-Celtic Glasgow 2-0 - La musica della Champions League da' la carica al Milan di Allegri che, nonostante le numerose assenze e tre quarti di partita sottotono, riesce a sbarazzarsi degli scozzesi del Celtic battuti nel finale 2-0 grazie alle reti di Zapata e Muntari. Le prima occasione da rete porta la firma di Birsa, bravo a servire puntualmente Balotelli, ma la sua botta al volo centrale e'controllata da Forster. Il Celtic si fa pericoloso solo su una punizione a due in area causata da una leggerezza di Abbiati, ma la botta di Mulgrew si spegne sulla barriera schierata sulla linea di porta.
Il Milan però è troppo attendista e soprattutto lascia troppo isolati Balotelli e Matri, poco serviti da un centrocampo rossonero qualitativamente deficitario. Il finale di tempo è tutto di marca scozzese, con Stokes che su un errore in disimpegno milanista sfiora dopo aver fatto sedere Zapata (ottimo il recupero di Mexes). Anche ad inizio ripresa il Milan è opaco e senza idee, con gli scozzesi che si fanno piu' pericolosi in almeno un paio di occasioni. Nella prima azione degna di nota del Milan della ripresa al 15', Zapata si invola sulla fascia sinistra e mette in mezzo un pallone invitante su cui si avventa Muntari, ma la sua inzuccata è incredibilmente alta.

Il Milan continua a fare acqua e su di un errore di De Jong lascia spazio a Brown che arriva di fronte ad Abbiati, ma miracolosamente il centrocampista olandese riesce a rinvenire ed in scivolata ad evitare la conclusione del giocatore scozzese. A dieci dal termine addirittura Stokes su punizione colpisce la traversa facendo correre un brivido ad un San Siro gia' molto freddo a causa della pessima prova del Milan. A scaldare la serata ci pensa Christian Zapata (con la complicita' di Izaguirre), che dopo aver ricevuto palla dal limite da Robinho fa partire un tiro senza pretese, ma la deviazione del difensore del Celtic spiazza il portiere e il Milan passa in vantaggio. Pochi minuti piu' tardi i rossoneri raddoppiano: punizione di Balotelli, miracolo di Forster, ma sulla ribattuta si avventa Muntari che chiude la pratica.