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Matteo Renzi incalza Governo e Pd

E' arrivato a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, Matteo Renzi per tenere un comizio con cui il sindaco di Firenze rompe il silenzio dopo le dichiarazioni del segretario del Pd Guglielmo Epifani sulla sentenza Mediaset. E' un Renzi in camicia bianca e cravatta grigio chiaro quello che appare sotto i riflettori, firma autografi e stringe mani dei suoi elettori.

"Ventitré anni fa un giovane sconosciuto cantautore, Luciano Ligabue, inventò l'inno della mia generazione, una canzone molto bella, ma anche triste, che diceva: 'non è tempo per noi e forse non lo sarà mai' io vorrei che ci domandassimo se davvero non è tempo per noi o se questo è il nostro tempo e torniamo a lavorare per dare all'Italia un futuro". Matteo Renzi ha aperto, citando Ligabue, il suo intervento alla festa di Bosco Albergati.
"Vorrei che il Pd davanti la crisi che stiamo vivendo ritrovasse il gusto di innovare e non si limitasse a rimpiangere il passato e dire ' purtroppo '.

Non deve aspettare il futuro ma corrergli incontro. Il Pd deve ritrovare l'orgoglio per una Italia più bella. La vecchia tessera non basta più".
"Di fronte a ciò che stiamo vivendo si deve ripartire e scommettere sulla scuola e l'educazione e non sui tecnocrati".

"In questi 23 anni abbiamo visto passare di tutto, lo voglio dire qui. Dalle parti di Roma è passata la Lega Nord che dopo Roma ladrona si è piazzata l e ha fatto di tutto, dai diamanti alle lauree in Albania. E abbiamo visto uno statista in camicia verde che ha insultato un ministro di questa terra. E per questo voglio mandare un grande abbraccio a Cecile Kyenge. Perché i Calderoli passano, la dignità resta". Così Matteo Renzi ha commentato le offese al ministro dell'integrazione Cecile Kyenge.

La scelta di far slittare a dopo la pausa estiva l'esame della proposta di legge sul finanziamento pubblico ai partiti, deciso oggi dalla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio, "è un clamoroso autogol".

"Le sentenze si rispettano e la legge è uguale per tutti", ha detto Matteo Renzi, commentando la sentenza della Cassazione su Silvio Berlusconi. "Capisco Bondi, Brunetta, Schifani, Santanché che sono animati da affetto profondo" per l'ex premier "che li porta a dire che la priorità è salvare Berlusconi. Li rispetto - ha aggiunto -, ma il compito del Pd è salvare Italia".

"Dico una cosa a Epifani: non possiamo passare il tempo a pensare come cambiare le regole delle primarie. Dobbiamo parlare dei problemi dell'Italia che ha bisogno di una scossa. Parliamo di questo, o delle primarie socchiuse?". Lo dice Matteo Renzi nel suo intervento alla festa di Castelfranco Emilia.

"Noi siamo a fianco del governo" e "dico a Letta: un amico vero è quello che ti dice in faccia le cose".

"A Letta dico: vai avanti e fai quello per cui sei stato eletto per farlo, se non sei in grado, non cercare alibi fuori dal Parlamento". "Il governo realizzi gli impegni che ha preso con italiani - ha aggiunto Renzi - a partire dalla legge elettorale, come quella dei sindaci, dove alla sera sai chi ha vinto e chi ha perso. Non complicate le cose".

"Ho smesso di parlare di questioni nazionali perché mi hanno accusato di voler logorare il governo, mi hanno detto che volevo che non doveva durare - ha spiegato nel suo comizio il sindaco di Firenze -. Sono un italiano e spero che mio governo faccia per bene le cose per l'Italia. Perché questo accada, il governo non deve usare la voce del verbo 'durare', ma deve fare. Noi siamo dalla parte del governo, e lo incoraggiamo. Noi siamo dalla parte di Letta".

"E' Beppe Grillo che vuole che Pd e Pdl stiano insieme e non cambino le cose". Lo ha detto Matteo Renzi nel suo discorso alla festa del Pd di Castelfranco Emilia (Modena). "E' Grillo il principale sponsor delle larghe intese - ha specificato - Grillo canta per i fatti suoi".