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Operazione antidroga dei carabinieri del comando provinciale di Cagliari: cinque giovani incensurati in carcere per traffico e detenzione di droga oltre 100 chili di hashish sequestrati.

Oltre 100 chili di hashish sequestrati dai carabinieri del Comando provinciale di Cagliari in una villetta di Flumini di Quartu e nel contempo sono finiti in manette anche cinque giovani incensurati di Cagliari e il suo hinterland.

Sono quindi finiti in carcere il presunto capo della banda, Marco Cadeddu, 33 anni, di Selargius ma residente a Barcellona dove il traffico di stupefacenti avrebbe avuto una tappa centrale e, secondo la ricostruzione degli investigatori dell’Ara, sarebbe giunta la droga proveniente dal Marocco. L'ultimo carico è stato trasportato nell'Isola grazie a un suv noleggiato in Spagna nel cui serbatoio erano stati nascosti gli ovuli; l’altro arrestato è invece, Romolo Nossardi, 31 anni, cameriere cagliaritano, presunto custode della villetta di Cagliari. Invece, Giuseppe Ruggeri, 29 anni, cagliaritano, meccanico di professione, avrebbe avuto il compito di recuperare dal suv la sostanza stupefacente. In carcere è poi finito Roberto Brughitta, 31 anni, pizzaiolo di Quartu. Questi, avrebbe assicurato i collegamenti tra l'organizzatore del traffico e la rete locale degli spacciatori. Infine, è stato ammanettato anche un marocchino, Mrizem Abderrahmane, di 24 anni che guidava il suv.

I cinque, tutti incensurati, sono detenuti nel carcere di Buoncammino con l’accusa di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.

Il sequestro dell’ingente quantitativo di droga è avvenuto all'interno dell'abitazione dove le forze dell'ordine hanno trovato 65 chili di sostanza stupefacente già suddivisi in panetti e ovuli contenenti 46 chili di olio di resina di hashish, un prodotto considerato particolarmente pregiato sul mercato dello spaccio. Sono state infine sequestrate anche 38 piantine che crescevano in una piccola serra. Sono state arrestate cinque persone

 Cagliari era arrivato qualche giorno prima il carico di panetti di hascisc. Secondo i carabinieri, quindi, il gruppo avrebbe potuto gestire anche 50 chili di droga a settimana, smerciandola non solo in Sardegna, ma anche in continente. Erano ben organizzati e avevano imponenti disponibilità di denaro. Il vertice del gruppo, Marco Cadeddu, non viveva nel villino ma in un resort turistico nel sud Sardegna di cui sarebbe stato ancora ospite per un paio di mesi. Non aveva problemi di denaro, tanto da poter permettersi di cambiare gli ammortizzatori della sua BMW M5, pagando 7.500 euro in contanti.

Il villino a Flumini di Quartu, centro di smistamento della droga e in parte trasformato in serra per coltivare piante di marijuana, era stato affittato per tre mesi, giusto il tempo di commercializzare la droga. A difesa, oltre al custode, era stato piazzato un cane, che adesso è stato affidato ai vicini.

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