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Domani tappa a Baratili San Pietro per la quindicesima edizione di Dromos: apre la giornata un incontro sulla ““Krísis”” alle cantine Madau (ore 20) e in serata al parco comunale il concerto di Paolo Fresu e Uri Caine (ore 22).

Tappa a Baratili San Pietro, domani (mercoledì 31) per Dromos: il festival organizzato dall'omonima associazione culturale, che lo scorso weekend ha inaugurato la sua edizione numero quindici, pianta le tende per una sera nel paese a una dozzina di chilometri da Oristano per un doppio appuntamento. Il primo è alle 20 nelle Cantine Madau: si intitola Krísis. Dalle ombre alle luci l'’incontro in cui due studiosi sardi dell'’Università di Cagliari -– Stefano Pira, docente di storia contemporanea, e Vinicio Busacchi, docente di filosofia teoretica –-, corroborati dalla testimonianza del jazzista Paolo Fresu e dall'’intervento del sindaco del paese Renzo Murru, analizzano il significato e valutano la portata del concetto di Krísis, scelto quest'’anno da Dromos come tema ispiratore del festival.

Alle 22, nel parco di Baratili San Pietro torna protagonista la musica proprio con Paolo Fresu atteso dal concerto in duo con il pianista americano Uri Caine. Un duraturo e fecondo sodalizio artistico, il loro, nato nel 2002 in Sardegna al festival Time in Jazz (che il trombettista dirige nella sua Berchidda), maturato negli anni seguenti attraverso tanti concerti, e fissato poi sulle tracce di due dischi pubblicati dalla Blue Note: Things (del 2006) e Think. (2009). Due titoli assonanti, come a voler sottolineare la continuità tra due progetti distinti ma vicini che spaziano fra pagine dense di feeling e di atmosfere differenti, liriche e raffinate, alternando composizioni originali a grandi standard, rivisitando Gershwin, Miles Davis e l’'Irving Berlin di “"Cheek to Cheek"”, ma anche il barocco di Monteverdi (“"Sì dolce è il tormento"”), Haendel ("Lascia ch'io pianga") e la canzone italiana (“"E se domani"”, "Non ti scordar di me").

La tromba lirica e sognante del jazzista sardo, il suo timbro malinconico e onirico, si sposano perfettamente con il pianismo di Uri Caine, fatto di mille citazioni, dalla canzone americana al blues, dal jazz mainstream all'avanguardia, fino alla musica classica, genere caro al musicista nato a Filadelfia nel 1956 (sono famose le sue visionarie riletture di Schumann, Mahler, Wagner, Verdi, Mozart e soprattutto delle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach).

Aggiunge interesse e valore al concerto il sostegno che Dromos e il comune di Baratili San Pietro danno al progetto "SenzAtomica", una campagna di sensibilizzazione al disarmo nucleare promossa dall’'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. Gli incassi (il biglietto d'ingresso costa 5 euro) contribuiranno infatti a far approdare in Sardegna una mostra multimediale itinerante che, dopo essere stata ospitata a Firenze, Milano, Pesaro e Bologna, sarà a Cagliari dal 2 al 22 dicembre. Un'iniziativa che in questi giorni assume un significato ancor più particolare con l'avvicinarsi del sessantottesimo anniversario dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki del 6 e del 9 agosto 1945.

Da giovedì (primo agosto) Dromos torna a Oristano per un atteso tris di concerti - al quale è collegato anche un apposito abbonamento al costo di 40 euro – che vedrà avvicendarsi nelle tre serate sul palco allestito nel Giardino del Seminario, Stefano Bollani preceduto da un’'esibizione della cantante cagliaritana Ilaria Porceddu (giovedì primo agosto), Al Jarreau (venerdì 2) e Nils Petter Molvaer (sabato 3).